VITERBO – “Esprimo la mia solidarietà al presidente M.I.O. Italia – Federturismo Confindustria, Paolo Bianchini. Da ieri ha iniziato lo sciopero della fame in segno di protesta. Un segnale forte il suo, per richiamare attenzione nei confronti dell’importante settore economico che rappresenta e che sta fortemente pagando le conseguenze di questa emergenza sanitaria. Un’emergenza sanitaria ed economica che ha messo in ginocchio bar, ristoranti e, più in generale, il comparto dell’ospitalità. Un gesto per sensibilizzare e per lanciare un ulteriore appello al presidente del Consiglio Conte e questa volta anche al presidente della Repubblica Mattarella, affinché vengano presi provvedimenti immediati a favore delle tante, tantissime attività del comparto ospitalità che rischiano di chiudere per sempre” . Il messaggio del sindaco Giovanni Maria Arena, in merito alla protesta che il settore horeca sta portando avanti ormai da diversi mesi, contro le decisioni adottate dal Governo per contenere il Coronavirus, che hanno messo in ginocchio diverse attività. Chiedono a gran voce misure di sostegno che non sembrano arrivare, per un comparto, come quello di ristoranti, alberghi, bar e ospitalità, fondamentale per il Pil italiano. Da qui ieri, la decisione di Paolo Bianchini, portavoce della protesta e di diverse proposte, di iniziare lo sciopero della fame, dopo mesi di parole, incontri e promesse con il governo, che non hanno prodotto nessun risultato.