Hanno invitato 82 persone alla festa di nozze nonostante le norme anti-Covid. Questo ha fatto scattare il blitz dei carabinieri, che sono intervenuti contestando la violazione del Dpcm.
E’ accaduto a Pontinia, in provincia di Latina. Tutti i partecipanti sono stati sanzionati. “E’ grave e da irresponsabili”, ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Anche a Zafferana Etnea (Catania) un banchetto di nozze è stato interrotto dai carabinieri. Quando sono arrivate le forze dell’ordine, gli sposi e i 54 invitati – le norme anti-Covid prevedono un massimo di 30 persone per le feste – stavano facendo il brindisi.
Il caso a Pontinia (Latina) – A Pontinia i militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione. Gli sposi e gli invitati stavano festeggiando in una villa, ora a rischio chiusura.
Una giovane coppia del posto, di nazionalità indiana, in un’area dove vi è una folta comunità sikh impegnata nel lavoro nei campi, al termine del rito si è ritrovata con parenti e amici presso “La Corte degli Ulivi”, in strada della Striscia, locale gettonatissimo per feste del genere. Dopo una segnalazione, però, sono intervenuti i carabinieri di Pontinia, insieme ai colleghi di Sezze, Borgo Sabotino e Latina, identificando e sanzionando gli 82 commensali, alcuni provenienti anche da altri centri, e il gestore del ristorante, per la violazione delle norme anti-Covid. Il Dpcm del 13 ottobre scorso non consente infatti la partecipazione ai banchetti di più di 30 persone. Quattrocento euro di sanzione a testa, che può essere ridotta a 280 euro per chi sceglie di pagare subito.
“Non si possono più fare feste e assembramenti di questa portata che mettono in discussione la salute dei partecipanti e del resto della comunità. Questo è il tempo della responsabilità altrimenti non possiamo farcela contro il virus”, ha aggiunto D’Amato che ha ringraziato i carabinieri “per l’impegno che stanno profondendo nell’attività di controllo”.
Il caso a Zafferana Etnea (Catania) – Nel caso di Zafferana Etnea, gli sposi – 31 anni lui, 29 anni lei – hanno tentato invano di giustificarsi. E’ scattata la multa da 400 euro per il titolare del locale e l’immediata chiusura dello stesso per la durata di 5 giorni.