Il gruppo regionale della Lega dice “basta alle false notizie sulla gestione dell’emergenza coronavirus che Pd e M5S continuano a diffondere”. Per i consiglieri della Lega “si tratta di fake news socialmente deflagranti che rischiano di creare un ingiustificato allarme sociale. I ritardi sono dovuti ai tempi di pubblicazione del bando di gara da parte del Commissario Arcuri”
PERUGIA – “Basta, oramai la misura è colma. Pd e Movimento 5 stelle in Umbria continuano a diffondere false notizie sulla gestione dell’emergenza coronavirus.
Si tratta di notizie false socialmente deflagranti che rischiano di creare un ingiustificato allarme sociale. Sarebbe bastato studiare per evitare di fare affermazioni sbagliate e pericolose. I ritardi sono dovuti ai tempi di pubblicazione del bando di gara da parte del Commissario Arcuri”.
È quanto dichiarano i consiglieri regionali del gruppo della Lega a Palazzo Cesaroni Stefano Pastorelli, Paola Fioroni, Daniele Nicchi, Eugenio Rondini, Valerio Mancini, Francesca Peppucci, Enrico Melasecche, Daniele Carissimi.
“Pd e M5S – spiegano i consiglieri regionali – sostengono che l’Umbria non ha voluto richiedere la delega delle funzioni commissariali che avrebbe consentito di spendere subito i soldi stanziati dal Governo per l’incremento delle terapie intensive. Forse i consiglieri di minoranza ignorano che la pubblicazione del bando di gara spettava al Commissario Arcuri per tutte le Regioni, comprese quelle che richiedevano la delega commissariale. Bando che è stato pubblicato solo il primo ottobre, con scadenza 12 ottobre, e che prevede infatti 21 lotti per le 19 regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano”.
“Inoltre – proseguono i consiglieri leghisti – le deleghe commissariali, tanto invocate da Pd e M5S, sono state concesse alle Regioni che le hanno richieste l’8 ottobre e pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 15 ottobre. Quindi nessuna Regione ha ancora potuto spendere un euro dei fondi stanziati con il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020. E gli accordi quadro del bando di gara non saranno definiti prima di novembre, con i cantieri che non potranno avviarsi prima di quella data”.
“Infine – continuano – ricordo ai consiglieri di minoranza che se il Governo Conte optasse per un lockdown del Paese prima che i cantieri Arcuri per l’incremento dei posti letto in terapia intensiva possano avviarsi, non potranno puntare il dito contro la Giunta regionale ma dovranno volgerlo ai propri partiti che tutto questo hanno consentito. E per avere queste informazioni – concludono – sarebbe bastato leggere il bando di gara del Commissario Arcuri (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_bandi_229_0_file.pdf(link is external))”. DMB/