Frutto di donazioni e sacrificio dei civitavecchiesi messa in vendita per fare “cassetto” e stimata solamente 20mila euro
CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: “Di Maio non lucri sulla Camera iperbarica! Assistiamo increduli alla pubblicazione di un bando che mette all’asta la camera iperbarica di Civitavecchia.
Ricordiamo al Presidente Di Maio che, seppur la proprietà risulti formalmente dell’ADSP, l’acquisto è stato possibile grazie al contributo di Enti ed Associazioni locali (dai Comuni del comprensorio, alla Fondazione Cariciv, all’Associazione “Francesco Forno”) per una somma complessiva, nel 1997, di oltre mezzo miliardo di vecchie lire.
Apprezziamo anche proposte di privati che vogliano ripristinare questo importante servizio sul territorio, ma respingiamo con forza una tale iniziativa con il solo scopo di introitare nelle casse dell’Autorità portuale una cifra risibile – 20mila euro – senza certezza alcuna che eventuali futuri benefici possano ricadere sul comprensorio civitavecchiese o che, peggio ancora, si possa tramutare in una mera “mossa speculativa” da parte di qualcuno.
Invitiamo il Presidente Di Maio a ritirare il bando, invitandolo al dialogo con l’Amministrazione Comunale di Civitavecchia per trovare una soluzione e lanciando già da ora una proposta: predisporre insieme, ADSP e Comune, un bando di affidamento del bene da collocare in una struttura che il Comune di Civitavecchia metterà a disposizione.
Enti ed Istituzioni non posso lucrare sulla salute dei cittadini, bensì mettersi a disposizione e fare il massimo, specie in un momento storico come quello che stiamo attraversando.
Alessandro D’Amico, consigliere comunale Lega Con Salvini Civitavecchia