ROMA – “L’attentato di Vienna ripropone il tema dell’uso delle mascherine e l’impossibilità di riconoscere, attraverso i controlli preventivi, potenziali terroristi”.
Lo afferma Vittorio Sgarbi, deputato alla Camera, sottolineando come “in ordine alla retorica obbligatorietà delle mascherine (non prevista alla lettera dal Dpcm) siamo di fronte a un nuovo conflitto: non più quello del prevalere della salute sulla libertà, ma quello del prevalere della salute sulla sicurezza”.
Sgarbi ricorda infatti che “la necessità, indicata da una legge precisa, di non nascondere il volto, consente la riconoscibilità di individui che minacciano la sicurezza con attentati terroristici”.
Il parlamentare dunque si chiede: “Dobbiamo coprire il volto per credere di preservare la salute o dobbiamo garantire la non individuazione dei terroristi?”.
Il dibattito è aperto.