Alunni tranquillamente in giro, ignari di dover rispettare il regime di quarantena
Tarquinia – Un gruppo di genitori di Tarquinia si è rivolto al ministro Azzolina e al Prefetto di Viterbo per segnalare la gravità di quanto accaduto ai loro figli, frequentanti la scuola dell’ infanzia 3 C, plesso “L. Leoni” dell’Istituto Comprensivo “Ettore Sacconi”.
Secondo quanto riportato dalla missiva (pubblicata sotto) i bambini il 22 ottobre sarebbero entrati in contatto con un’ insegnante risultata positiva al Covid-19 a seguito di tampone molecolare. I genitori sarebbero venuti a conoscenza della positività della donna tramite fonti esterne, quindi non ufficiali.
I bambini hanno continuato a frequentare la scuola fino al 30 ottobre, data in cui il sindaco Giulivi ha emesso l’ ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Il 2 novembre, in considerazione del perdurare di questo incomprensibile riserbo da parte della dirigenza scolastica, i genitori decidono di inoltrare una pec con richiesta di spiegazioni all’ istituto scolastico.
La dirigente scolastica rispondeva alla mail con una telefonata ad una mamma, spiegando di non avere voce in capitolo sul caso in questione, senza comunicazione ufficiale della Asl, E di seguito inviava la seguente mail : “in riferimento alla disposizione del dipartimento di prevenzione, equipe COVID-19 scuola sicura, pervenutaci in data 30/10 e protocollata dai nostri uffici in data 02/11/2020 con protocollo n.4655/A36, si dichiara che gli alunni della sezione C plesso Leoni sono in quarantena dal giorno 24/10/2020 al 06/11/2020”.
Quindi questi bambini avrebbero dovuto rispettare il regime di quarantena fiduciaria dal giorno 24 ottobre, ma fino a ieri 4 novembre, nessuno ha provveduto a farglielo sapere.
Che la negligenza sia della Asl o dell’ istituto scolastico, saranno le autorità competenti a rilevarlo.
Dal canto nostro riteniamo il fatto di una gravità enorme, in considerazione del fatto che questi bambini non hanno rispettato le regole che si impongono a chi è venuto a contatto con un positivo al Covid-19 e di conseguenza continuare a far diffondere il virus.Lettera al Prefetto