Il primo museo ad applicarla sarà il Mart di Rovereto
ROMA – «I musei si possono riaprire in sicurezza, grazie a una nuova tecnologia che sarà sperimentata al Mart di Rovereto: una membrana per le superfici che ha la capacità di bloccare il virus».
Lo annuncia Vittorio Sgarbi che oggi pomeriggionella sala stampa della Camera dei Deputati ha presentato i dettagli.
Ma in cosa consiste questa nuova tecnologia?
Si tratta di una membrana adesiva riposizionabile di lunga durata, trattata con particelle d’argento che la certificano come prodotto antivirale e antibatterico. Si chiama «Membrana Culture» e rappresenta una piccola, grande rivoluzione per contrastare la diffusione del virus in locali pubblici.
La pellicola, commercializzata da «GLAB», azienda italiana di Reggio Emilia, inserita in un contesto di sviluppo e applicazione internazionale, contrasta la diffusione dei virus, tra cui il Covid 19 e consente la sanificazione senza ulteriore intervento umano.
Per queste sue caratteristiche la pellicola si presta all’uso in scuole e università (banchi, cattedre, laboratori, ad esempio) nel campo dei trasporti, della ristorazione, delle palestre, della montagna, nelle funivie o nelle baite, e in tutti quegli spazi comuni che possono trasmettere il virus. Particolare applicazione trova nei musei.
Spiega Sgarbi: «Un atto di prevenzione essenziale per la sicurezza dei visitatori dei musei che, in questo modo e con gli strumenti già in uso permette ai musei di riaprire senza alcun problema».
Il primo museo in Italia ad applicare la membrana sarà il Mart di Rovereto, di cui Sgarbi è presidente.