“Recuperare le giornate perse a causa delle limitazioni imposte dalle norme per l’emergenza Covid”
“La pandemia da Covid-19 ha impedito il regolare svolgimento della caccia, attività che consente la tutela dell’ambiente, dell’agricoltura e della sicurezza pubblica – ha ricordato il consigliere della Lega, Valerio Mancini – pertanto è necessario che si stabilisca una proroga del calendario venatorio, per consentire ai cacciatori di recuperare le giornate in cui l’esercizio della caccia è stato vietato per decreto. In Calabria l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha espresso parere favorevole in merito alla proroga della caccia al cinghiale fino al 31 gennaio 2021, e la Regione Toscana ha già predisposto la proroga dell’attività fino a fine gennaio 2021 – ha reso noto Mancini – pertanto il gruppo della Lega presenterà una mozione che impegna la Giunta Regionale a mettere in atto anche in Umbria, nel rispetto dalla normativa di settore, ogni azione utile per prorogare l’esercizio venatorio alla specie cinghiale fino al 31 gennaio 2021 e alle specie opportuniste fino al 10 febbraio 2021. Questo è un atto dovuto non soltanto ai cacciatori, costretti a rinunciare all’attività venatoria a causa della pandemia – ha concluso il Consigliere della Lega – ma anche agli agricoltori, che subiscono sempre più ingenti danni ai raccolti provocati dagli ungulati, e ai cittadini, che con sempre maggiore frequenza sono vittime di incidenti stradali causati dai cinghiali”.