TARQUINIA – “Nulla è ancora deciso” secondo il sottosegretario Morassut, intervenuto oggi nella riunione in Provincia sull’ipotesi deposito scorie nucleari nella Tuscia.
In realtà, secondo noi, nell’intera vicenda ad essere sbagliato è stato il metodo fin dall’inizio: non si doveva pubblicare un elenco di comuni e poi andare a consultazione degli enti coinvolti ma esattamente il contrario, ossia accettare le autocandidature dei comuni disposti ad ospitare il deposito e poi avviare una selezione tra questi”.
E’ stato chiaro il deputato di Fdi, Mauro Rotelli nel suo intervento nell’incontro di stamattina: “Se si fosse adottato tale procedimento, il percorso di realizzazione dell’impianto sarebbe partito da presupposti più funzionali ed operativi.
Così facendo, invece, si è solo gettata benzina sul fuoco in comunità, come quelle della Tuscia, vessate da anni ed anni di servitù e mal disposte ad accettare un simile ulteriore aggravio su un territorio del tutto inadeguato.
A breve è previsto l’avvio del decreto Mille Proroghe alla Camera ed è mia intenzione presentare un emendamento per richiedere un allungamento della tempistica per le consultazioni con le istituzioni locali.”
“Sono preoccupato per la possibilità che nel bosco di Vasanello sia individuato un deposito per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari ma anche per la scelta attuata nella selezione dei comuni che non sono stati minimamente coinvolti – ha aggiunto il sindaco di Vasanello, Antonio Porri.
Se i criteri di scelta sono stati la non sismicità e la lontananza dalle coste, non si comprende come possano essere stati individuati ad esempio, Tarquinia e Montalto o zone come la nostra da sempre ad alto rischio sismico, gravate anche da un preesistente metanodotto e ricche sia dal punto di vista agricolo che archeologico. La battaglia di Fdi contro questa sciagurata ipotesi prosegue dunque a tutti i livelli, sia politici che istituzionali”.