Viterbo – Recarsi alle poste italiane è ormai diventata un calvario per chi ha bisogno di usufruire del servizio, Ore di fila all’aria aperta, che quando c’è il sole si possono anche sopportare, ma non quando diluvia, proprio come accaduto in gran parte della Tuscia la settimana appena trascorsa.
Gli uffici postali: tra pensioni, spedizioni, ritiro di Redditi di emergenza e via dicendo, sono presi d’assalto, e il più delle volte da persone di una certa età e che non deambulano neanche un granché, vedere questi anziani stazionare ore sulla strada, visto che la fila comincia dall’ esterno per assicurarsi l’ agognato numeretto, per proseguire dopo ore all’ interno dei locali in attesa del proprio turno, mette tenerezza e rabbia.
Tutto va puntualmente va a concludersi con scene d’ isteria che accompagnano ogni sacrosanta giornata trascorsa dagli utenti nelle interminabili file, soprattutto verso chi arriva e in barba a tutti corre a prendersi il biglietto con il numero bypassando la fila esterna.
Fino ad arrivare alla sublimazione delle crisi di nervi, il gesto simbolo precursore della guerriglia “postale, cioè: colui che passa avanti a tutti perché ha prenotato tramite l’ App. Ore di fila, causati anche dalla scarsa erogazione del servizio che vede sportelli aperti per metà, e infine coloro che arrivano con prenotazione, che fregandosene passano avanti a tutti i presenti che hanno trascorso ore all’ addiaccio, che ripetiamo sono spesso anziani, che poco ne sanno di App e Qr code, ma meriterebbero da parte di Poste Italiane sicuramente più rispetto, magari prevedendo uno sportello dedicato a chi ha prenotato, oppure, ancora meglio, facendo presente a chi è in fila che arriveranno sette persone con appuntamento e loro sono più stupidi a stare in fila, insomma Poste Italiane dovrebbe garantire un servizio sicuramente più veloce, snello e soprattutto trasparente: dire chiaro forte e subito quante saranno le persone che tramite prenotazione scalzeranno gli astanti di diverse posizioni e garantire priorità ad anziani e persone con difficoltà motorie che non possono attendere ore ed ore in piedi.