CIVITAVECCHIA – Non hanno atteso la prossima settimana – quando è in programma la nuova udienza – i giudici della Corte d’Assise che ieri hanno comunicato di aver accolto la richiesta dell’avvocato Tiziano Iervolino, difensore del giovane Valerio Marras, il ragazzo che nel 2019 uccise a coltellate la madre, Cristiana Roversi, nella villetta di famiglia di via Lucignani.
Il 32enne, infatti, potrebbe presto lasciare il carcere di Regina Coeli per essere trasferito in una struttura più consona. I giudici hanno passato tutto nelle mani del Dap – dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – che a questo punto potrà individuare la Rems – residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza – più adeguata dove poter trasferire il ragazzo. Si tratta, in sostanza, di una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. D’altronde le perizie svolte su Marras, e in particolare quella che il gup del tribunale di Civitavecchia ha fatto svolgere al professor Romano Fabbrizzi, hanno evidenziato, oltre alla sua incapacità di intendere e volere, un’elevata pericolosità sociale.