Si è dimesso anche il presidente del consiglio Bruno Vecchioni: «Troppa apparenza e poca sostanza»
TOLFA – Vento di burrasca nell’Università Agraria di Tolfa che continua a perdere pezzi e si moltiplicano malcontenti e polemiche.
Dopo le dimissioni di Valerio Finori dal cda e da membro dell’assemblea dei delegati; poi Giulio Galimberti ed Egidio Vannicola che si sono dimessi solo dal cda; in questi ultimi giorni si è dimessa la vicepresidente dell’Ente collinare Rita Pesoni che, però, è rimasta nell’Agraria come delegata. Ma non è finita qui: ora si è dimesso anche il presidente del consiglio dei delegati Bruno Vecchioni, il quale ormai troppo deluso della situazione ha scelto anche di uscire definitivamente e si è dimesso anche da delegato.
Nel CD insieme a Giuseppe Ricotta, Roberto Borghini e Roberto Prosperi, al posto della dimissionaria Rita Pesoni è entrato Vincenzo Spanò; il posto di presidente del consiglio dei delegati finora occupato da Bruno Vecchioni è ora di Felice Tidei. “La situazione nell’Ente è difficile ed è quanto mai impossibile da sostenere – spiega Bruno Vecchioni – nell’Agraria c’è troppa politica ed è un continuo scaricare le responsabilità sugli altri. Si fanno le cose troppo per apparire e c’è poca sostanza. Mi sono dimesso come presidente dei delegati e come delegato anche per dare un colpo sperando che chi doveva capire capisse, invece non è servito. Mi spiace solo perché il mio obiettivo quando mi sono candidato era quello di arrivare all’approvazione dello Statuto per poi procedere a nuove elezioni, perché questa amministrazione secondo me è stata di passaggio dal momento che l’Ente è passato da una gestione pubblica a quella privata. L’unica cosa che mi consola è che lo Statuto è lì pronto e, quindi, basterà che fanno un’assemblea sperando che poi si mettano d’accordo per votarlo e approvarlo.
Mi dispiace che si sta perdendo di vista un aspetto importante: è compito principale dell’Ente la salvaguardia del territorio, delle elezioni e dei cittadini, non le beghe politiche e la voglia di apparire e restare incollati alla poltrona. In questo momento c’è in ballo la questione dei terreni Santo Spirito e auspichiamo per il bene di tutti che non vengano compiute leggerezze ed errori. Al momento la cosa migliore sarebbe di arrivare all’approvazione del bilancio e poi indire le nuove elezioni sempre che qualcuno non sia troppo legato alle poltrone e cominci a pensare veramente al bene dei cittadini e dell’Ente”.
Alcuni utenti hanno lamentato il fatto che “prima è stato approvato il Regolamento dei dipendenti, poi durante un’assemblea c’è stato un blitz dei dipendenti stessi che hanno protestato.
Da qui in poi si sono susseguite deroghe e scambi d’accusa”.
A questo proposito Bruno Vecchioni spiega: “Anche in questo caso c’è stato chi ha scaricato le colpe sugli altri e per me è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e, quindi, ho preferito dimettermi”. Un’altra cosa che non è piaciuta agli utenti è il Regolamento sul passaggio dei terreni: “È stato approvato il Regolamento che è sbagliato e poi anche in questo caso sono state fatte delle deroghe”.