Non è il remake del film di Steven Spielberg o di David Ayer ma l’appello lanciato dall’ex 5 Stelle contro il lavoro di protocollazione degli emendamenti
ROMA – La vita del Consigliere regionale è molto dura e Davide Barillari, ex candidato alla Presidenza della regione per il Movimento 5 Stelle nel 2013 (uscito dal gruppo M5S da circa un anno e mezzo perché contrario alla svolta giallorossa avvenuta nell’agosto del 2019), ne sa qualcosa.In questi giorni Barillari ha inviato ai colleghi in Pisana una mail avente oggetto: “Richiesta di revisione urgente procedura presentazione emendamenti in formato digitale (conversione in pdf e firma digitale singolo emendamento + invio via PEC)”.
Titolo lungo dal contenuto ancora più lungo per dire sostanzialmente che l’invio degli emendamenti attraverso la pec non gli piace.
Secondo l’ex grillino stampare gli emendamenti, firmarli, e poi scansionare e inviare il tutto via pec è un impegno così gravoso che rischia di compromettere il suo lavoro e il diritto di fare opposizione.
Alla Pisana, inoltre, gira voce che negli ultimi giorni si sia lamentato per la difficoltà nell’invio di circa 100 emendamenti alla proposta di legge n. 115, l’Istituzione di Azienda Lazio.
Davide Barillari, a differenza della maggior parte dei consiglieri di opposizione, è anche Presidente di Commissione (precisamente la III – Vigilanza sul pluralismo dell’informazione) e quindi, oltre ad avere la dotazione di personale spettante a tutti i consiglieri con l’art. 14 del Regolamento (di norma con il budget a disposizione si riescono a fare almeno 3 contratti), ha a disposizione anche una nutrita pattuglia di portaborse assegnati alla Commissione. 5 unità che spesso, con lo spacchettamento dei contratti, diventano 6.
Una decina di collaboratori per stampare 100 emendamenti. Il Soldato Barillari, che vanta un paio di diplomi di perito e una iscrizione all’Università al corso di Laurea in Ingegneria, ha molta dimestichezza con i numeri e può sicuramente vincere la sua guerra facendo stampare una decina di emendamenti ad ognuno dei suoi collaboratori.
Oppure, se ne assegna una ventina per ciascuno, può liberare 4/5 dipendenti e destinarli ad altri compiti. Magari per spulciare le carte e controllare cosa combinano in Giunta.
Se tra marzo ed aprile scorso usava più accortezza, poteva accorgersi che dalle parti della Protezione Civile si stavano “buttando” milioni di euro per acquistare mascherine che, purtroppo, non sono mai arrivate a destinazione.
Il Soldato Barillari è passato dal Gruppo Movimento 5 Stelle al Gruppo Misto. In quest’ultimo si trova in compagnia di Marco Cacciatore, Enrico Cavallari, Adriano Palozzi e Marietta Tidei. Praticamente, per uno come lui, come passare dalla padella alla brace. Più che un Gruppo Misto sembra proprio un “Fritto Misto”.
NOVECENTO