Insegnante di Diritto penale e antiterrorismo alla facoltà di Scienze politiche
VITERBO – “La notizia della nomina del Prefetto Giannini a capo della Polizia di Stato italiana è accolta da tutta la comunità dell’Università degli Studi della Tuscia con grande soddisfazione” così afferma il rettore Stefano Ubertini.
Lamberto Giannini insegna nell’Ateneo viterbese “Diritto penale e antiterrorismo” nell’ambito del curriculum “Investigazioni e sicurezza interna e internazionale” del corso di laurea di Scienze della politica, della comunicazione pubblica e della sicurezza internazionale. Grande soddisfazione è stata espressa anche direttori dei dipartimenti coinvolti, Tiziana Laureti (DEIM) e Saverio Ricci (DISTU).
Il Prefetto Giannini era stato già in precedenza docente del Master di I livello in “Scienze criminologiche e forensi, investigazioni e sicurezza”, diretto da Alessandro Sterpa e coordinato da Vincenzo Cianchella, grazie al quale sono stati formati 60 figure di giovani criminologi investigativi in due anni. Un settore, quello dello studio delle scienze investigative e della sicurezza, sul quale l’Università della Tuscia ha investito molto in questi anni chiamando a Viterbo docenti esperti, tra cui spicca il Prefetto Giannini, e che vede centinaia di studenti impegnati sui temi dell’investigazione e della sicurezza nei corsi di laurea in Scienze politiche.
Peraltro il Prefetto Giannini è autore, insieme all’ex Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, del volume “Manuale dell’antiterrorismo” che affronta l’evoluzione della normativa in materia con una parte prettamente operativa dove si illustrano i principali strumenti investigativi in tema di intercettazioni preventive, colloqui investigativi, attività sotto copertura ed espulsioni degli stranieri per fini di prevenzione del terrorismo.
“A nome personale e dell’Ateneo – conclude il Rettore – esprimo le mie più sentite felicitazioni al Prefetto Giannini per questo nuovo importante compito che siamo certi svolgerà con la professionalità che tutti abbiamo apprezzato nelle molte attività che ha svolto con onore al servizio della Repubblica”.
Chi è Lamberto Giannini
Nato a Roma il 29 gennaio 1964, dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma, è entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel 1989 frequentando il 74° corso per Vice-Commissari presso l’Istituto Superiore di Polizia. Per oltre 25 anni ha operato come investigatore nel mondo dell’antiterrorismo, guidando, in ordine di tempo, la Digos della Questura di Roma, il Servizio Centrale Antiterrorismo e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, della quale è stato direttore dal 1 ottobre 2016 al 23 dicembre 2020. Dal 2 gennaio 2021 ricopriva l’incarico di capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Come Capo della Polizia succede al Prefetto Franco Gabrielli con il quale ha lavorato, per molti anni, spalla a spalla durante importanti indagini contro il terrorismo interno ed internazionale.
Tra le più importanti operazioni portate a termine dal prefetto Giannini ricordiamo: gli arresti dei terroristi appartenenti al gruppo della Nuove Brigate Rosse e che, tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000, con gli omicidi D’Antona, e Biagi e del poliziotto Emanuele Petri, avevano ripreso la lotta armata in Italia riportando alla mente i sanguinari anni di piombo; lo smantellamento di una cellula neo-brigatista che aveva posto in essere un grave attentato dinamitardo contro militari italiani ed aveva in animo di effettuare un attacco contro il vertice G8 in programma alla Maddalena; l’arresto nel 2005 a Roma di uno dei terroristi che, nel luglio di quell’anno, aveva tentato di farsi esplodere, insieme ad altri complici, nella metropolitana di Londra.