Le aree scoperte dalla Guardia di finanza di complessivi 16.000 mq erano illecitamente adibite a depositi di rifiuti speciali pericolosi
ROMA – Si sono recentemente concluse con i sequestri di due siti illecitamente adibiti alla raccolta di rifiuti speciali e pericolosi, le attività svolte dai Finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia nell’azione di contrasto degli illeciti ambientali.
Le due aree di stoccaggio, aventi superfici, rispettivamente, di circa 10.000 mq. e 6.000 mq., sono state scoperte dagli uomini della Sezione Operativa Navale di Roma, nella periferia ad ovest della Capitale e, per la precisione, in località Ostia Antica l’una e nella tenuta di Malagrotta l’altra.
Su entrambi i terreni sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi provenienti, perlopiù, da demolizione di edifici e fabbricati, di difficile quantificazione e catalogazione.
Il rinvenimento è scaturito a seguito dell’intensificazione dei controlli svolti dalle Fiamme Gialle nel settore della tutela del territorio e dell’ambiente.
Dopo la scoperta nel corso di attività in volo, sono proseguiti gli approfondimenti, al termine dei quali, i militari sono risaliti alle società proprietarie ed utilizzatrici dei due terreni in rassegna, e i rappresentanti legali entrambi deferiti all’Autorità Giudiziaria competente, per violazioni alla vigente normativa sull’ambiente.
Sulle aree sequestrate, ubicate in prossimità delle principali arterie stradali e ferroviarie di collegamento tra il litorale e la Capitale, sono stati rinvenuti laterizi e materiale edile di recupero da lavori e demolizioni che, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, avrebbe potuto contaminare il suolo e penetrare negli strati sottostanti del sottosuolo, con notevoli rischi per l’ambiente.
Per tale ragione, al fine di tutelare la salute della collettività, si è provveduto ad effettuare la segnalazione della situazione in atto, al Dipartimento per la Tutela Ambientale di Roma Capitale, al fine dell’emissione di un’ordinanza di rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti in argomento e la contestuale intimazione, a carico del responsabile, del ripristino dello stato dei luoghi e delle relative opere di bonifica del sito e con l’applicazione delle “prescrizioni” previste dalla normativa.
A conclusione delle procedure di bonifica, verranno erogate, a totale carico dei responsabili, le previste sanzioni amministrative che ammontano a diverse migliaia di euro.
I reati che ne conseguono, oltre che sotto il profilo penale, sono puniti e sanzionati anche amministrativamente con l’applicazione della cosiddetta “Ecotassa”, un tributo speciale che trova applicazione per le fattispecie di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti che, proprio come in questi due casi, vengono illecitamente e indiscriminatamente riversati nelle aree periferiche e metropolitane, anziché esser conferiti, secondo la normativa vigente, in apposite discariche autorizzate.
L’azione svolta dalla Guardia di Finanza anche in questo caso, si concretizza nella tutela del bene comune.