Ex sindaco, figlia dell’attuale sindaco, prossima candidata sindaco e assunta a tempo indeterminato in un ente pubblico senza concorso. Un multitasking da brividi
CASTROCIELO – L’incredibile storia della dynasty Materiale che governa Castrocielo in provincia di Frosinone (quasi ininterrottamente) dal 1972. Laura, futura candidata sindaco, dipendente SAF arruolata a tempo indeterminato senza concorso. E indagata.
Non è un film comico ma la triste realtà che si riscontra nella circumnavigazione della provincia di Frosinone targata PD. Il comune di Castrocielo è governato da quasi 50 anni dalla famiglia Materiale, alternativamente tra padre, Filippo, e figlia, Laura.
«Maso rispose che le più si trovavano in Berlinzone, terra de’ Baschi, in una contrada che si chiamava Bengodi, nella quale si legano le vigne con le salsicce e avevasi un’oca a denaio e un papero giunta; ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava più se n’aveva; e ivi presso correva un fiumicel di vernaccia, della migliore che mai si bevve, senza avervi entro gocciola d’acqua.»
Il nome della lista è tutto un programma: “Rinnovamento Nella Continuità”.
Fin qui nulla di strano se è vero che il popolo è sovrano e il voto popolare è insindacabile.
E’ altrettanto vero, però, che chi amministra e governa le istituzioni dovrebbe stare a debita distanza da quel tipo di assunzioni clientelari che in questi giorni, finalmente, in molti condannano.
Sarebbe interessante sapere cosa pensa il Presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, (che ha cominciato nel modo giusto la sua avventura al vertice della Pisana chiedendo a gran voce la revoca delle assunzioni della famosa “Concorsopoli”), sulla vicenda che ha riguardato l’assunzione della figlia del sindaco di Castrocielo (a sua volta ex sindaco), Laura Materiale. E, nello stesso tempo, cosa pensa il Presidente Zingaretti che si è dimesso dalla Segreteria del PD accusando i suoi di essere troppo concentrati sulle poltrone.
Andiamo con ordine: Il Consiglio di Amministrazione della Società Ambiente di Frosinone SpA, (SAF SpA), società a totale partecipazione pubblica, operante nella provincia di Frosinone nel settore della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il 26.07.2016 ha deliberato l’istituzione di un Ufficio Legale con assunzione diretta a tempo indeterminato degli avvocati, Laura Materiale e Cirillo Pasquale, alla faccia delle procedure per il reclutamento del personale previste per gli Enti pubblici.
Provvedimento adottato a maggioranza con il solo voto dell’allora presidente Mauro Vicano. Era presente anche il consigliere Rocco Renzi che ha espresso voto contrario.
Il caso delle assunzioni era stato sollevato con un esposto inviato alla Prefettura dal sindaco di Colfelice, Bernardo Donfrancesco, il quale aveva puntato il dito contro l’illegittimità delle assunzioni ritenendole nulle in quanto la Saf, essendo una società a partecipazione pubblica, non può arruolare personale, per giunta a tempo indeterminato, senza un concorso pubblico.
Il regista dell’operazione è stato l’ex Presidente della Saf, Mauro Vicano, uomo forte del PD e fino a pochi giorni fa in pole position per la candidatura a sindaco per la città di Frosinone.
Candidatura tramontata dopo il ciclone che si è abbattuto su lui e altre 31 persone con la richiesta di rinvio a giudizio della DDA per traffico illecito di rifiuti.
A gennaio 2019, a conclusione di complesse e articolate indagini, la Procura della Repubblica di Cassino ha emesso alcune informazioni di garanzia e altrettanti avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Mauro Vicano, del consigliere SAF Antonio Risi, nonché dei dipendenti, Pasquale Cirillo e Laura Materiale, ipotizzando a vario titolo i reati di abuso d’ufficio e truffa aggravata.
Le indagini hanno consentito di accertare che Vicano avrebbe illecitamente permesso l’assunzione diretta di Laura Materiale e Pasquale Cirillo in violazione della normativa vigente che sancisce l’accesso nella Pubblica Amministrazione esclusivamente mediante procedure selettive con evidenza pubblica.
Ad oggi la faccia tosta di alcuni amministratori locali ha prodotto questa triste realtà: Cirillo dopo le denunce e l’apertura dell’inchiesta si è dimesso, Laura Materiale è ancora al suo posto nell’ufficio legale della SAF. Come nulla fosse. Anzi, l’ex sindaco di Castrocielo sembra far carriera velocemente se è vero che, da quel poco che si riesce a leggere sul sito, sembra essere stata nominata “Responsabile della protezione dei dati (R.P.D.)”. In ultimo, sembra che Laura Materiale si appresti a vivere l’ennesima campagna elettorale per conquistare il trono di sindaco nel suo paese.
In altre occasioni abbiamo avuto modo di sottolineare il fatto che la SAF è, da anni, un fortino dell’ex Presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini. Il quale, dopo la Presidenza Vicano, è riuscito a piazzare al vertice della importante e strategica azienda pubblica il suo ex capo della segreteria: quel Lucio Migliorelli che in un memorabile articolo fu definito “attuale presidente Saf ed al tempo raffinato estensore degli emendamenti per Buschini sia come presidente della Commissione Bilancio e poi assessore all’Ambiente…”.
Si può senza dubbio affermare che la Concorsopoli di Allumiere non è un caso isolato. Anche se, almeno, nel piccolo comune dei monti della Tolfa un concorso è stato bandito e si è concluso (vedremo, poi, come finirà). Per Vicano e Laura Materiale, invece, la procedura pubblica era ed è un optional.
I 91 sindaci ciociari e il Presidente della Provincia di Frosinone hanno il dovere di fare chiarezza su questa spiacevole vicenda clientelare.
La SAF, infatti, è la società dei 91 Comuni della Provincia di Frosinone che gestisce parte del ciclo dei rifiuti provinciali e dovrebbe prevedere assunzioni rispettando la meritocrazia con regolari bandi e non con le assunzioni dei figli di… parenti di… amici di… elettori di…
Sarebbe opportuno che il Presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, e il Presidente della regione, Nicola Zingaretti, intervengano anche su questa ennesima triste vicenda clientelare che vede protagonista, suo malgrado, la splendida provincia di Frosinone.
Un territorio che negli ultimi anni ha visto precipitare il livello della meritocrazia ai minimi storici.
E’ inaccettabile che, nonostante l’inchiesta giudiziaria, si continui a fare finta di niente.
Come è inaccettabile che, come già segnalato in un altro articolo pubblicato nei giorni scorsi da Etrurianews, la sezione “Amministrazione Trasparente”, sul sito della SAF, sia totalmente, o quasi, oscurata. C’è qualche problema nel mostrare l’elenco delle consulenze? Noi pensiamo di sì.
Dovremo utilizzare la nostra medium e metterci in contatto con Giovanni Boccaccio (quello del Bengodi, ndr), per saperne di più su la Ciociaria delle cliente. Infine una nota per gli sportivi ciociari. Sembrerebbe che un vero e proprio squadrone di politici di area Buschini sia pronto a partecipare alla Maratona di New York. In velocità hanno battuto pure la troupe di Striscia la Notizia.