Tarquinia – Inceneritore, ufficiale il parere negativo della Regione Lazio sulla “Via”

Il primo cittadino ringrazia i comitati ambientalisti, i cittadini e le amministrazioni comunali che si sono schierati contro il mega progetto della A2A “Ora auspichiamo che la Regione trovi una soluzione al problema dei rifiuti”

TARQUINIA – La Regione Lazio ferma l’inceneritore a Tarquinia: la valutazione di impatto ambientale del progetto di A2A Ambiente spa è negativa.

La città di Tarquinia esulta e in prima linea ci sono i comitati: Italia Nostra Onlus sezione Etruria, Associazione Forum Ambientalista ODV, Lipu Birdlife, Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia, Comitato Farnesiana 100%, Comitato per la difesa della valle del Mignone.

Inceneritore, parere negativo della Regione sulla Via: Tarquinia esultaDalla Regione Lazio non poteva arrivare una notizia migliore di questa – commentano gli ambientalisti – Il Rappresentante unico regionale, nominato il 12/04/2021, per le conferenze di servizi decisorie per la procedura di valutazione di Impatto, visto il prefigurarsi dell’esito negativo del procedimento, ha predisposto che lo stesso venga comunicato alla società proponente”.

Così si legge nella comunicazione della Regione: “Con riferimento al procedimento relativo al progetto denominato “Impianto di recupero energetico di Tarquinia in località Pian D’Organo – Pian dei Cipressi, Proponente società A2A Ambiente SpA”, il RUP ha comunicato l’esito negativo della valutazione di impatto ambientale, per cui si rende necessario procedere ai sensi dell’art. 10bis della legge 241 /1990 “Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza”. Si è osservato altresì che quanto stabilito nella DGR 132/2018 il provvedimento di VIA ed il conseguente Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale consiste in una determinazione motivata che viene adottata dal direttore facente capo all’ Area Valutazione Impatto Ambientale, in quanto Autorità Competente in materia di VIA ai sensi dell’art. 27bis del DLGS 152/2006. Il Rappresentante Unico Regionale, nominato il 12/04/2021, per le conferenze di servizi decisorie per la procedura di valutazione di Impatto, visto il prefigurarsi dell’esito negativo del procedimento, ha predisposto che lo stesso venga comunicato alla società proponente”.”.

Dal luglio 2019 al progetto si era opposta l’intera comunità, le associazioni, i comitati, e la città di Tarquinia, tutta. Durante il procedimento sono state depositate numerosissime osservazioni, poi le controdeduzioni a quanto sostenuto dalla società proponente.

Ancora una volta – sottolineano i comitati – a vincere è la perseveranza, il lavoro coordinato di cittadini, associazioni e comitati. Se aggredita la città risponde, un monito per chi ancora volesse insistere a presentare progetti dannosi per l’ambiente e la salute in un territorio già provato. Noi siamo stanchi delle aggressioni, ma non ci stancheremo mai di opporci ad esse”.

 

RUR del 29.4.2021

 

IL SINDACO GIULIVI: E’ LA VITTORIA DEL TERRITORIO.Inceneritore, parere negativo della Regione sulla Via: Tarquinia esulta La notizia del parere negativo della Regione Lazio sulla Valutazione dell’Impatto Ambientale del progetto della A2A, arrivata nelle prime ore di questa mattina, fa esultare non solo l’intera cittadinanza e i comitati ambientalisti ma anche l’amministrazione comunale del sindaco Alessandro Giulivi che da subito si è schierata contro il mega inceneritore.

“Le nostre battaglie legali, politiche e amministrative portate avanti insieme ai cittadini di Tarquinia e del comprensorio – afferma il sindaco Alessandro Giulivi – hanno prodotto un risultato che aspettavamo da molto tempo e del quale non abbiamo mai dubitato. Questo impianto è dannoso. Lo abbiamo detto chiaramente in tutte le sedi istituzionali e giuridiche, lo hanno sostenuto tutti i cittadini con il loro impegno. Finalmente si inizia a scrivere la parola fine a quello che sarebbe stato uno scempio ambientale. Abbiamo creduto fin da subito in questa battaglia, condotta fianco a fianco alle associazioni ambientaliste, ai cittadini ed alle Istituzioni pubbliche che come noi erano contrarie alla nascita di questo impianto. Inceneritore, parere negativo della Regione sulla Via: Tarquinia esultaOggi è la vittoria del territorio, di tutti i cittadini, della buona politica e del buon senso. È la vittoria di chi persegue le finalità del bene comune e dell’interesse collettivo, il frutto di una sinergia completa tra Istituzioni e cittadinanza attiva. Questo risultato è stato raggiunto perché ognuno, per la propria parte, ha dato il suo contributo. È una vittoria di tutti. È frutto di un lavoro che, se svolto in maniera professionale, umile, coinvolgente, senza colori politici, come abbiamo fatto, conduce ai risultati attesi. Ora auspichiamo che la Regione trovi una soluzione per il problema dei rifiuti compatibile con la vocazione dei nostri territori. Per questo primo passo verso la definizione di una vittoria totale, ringrazio tutti coloro che si sono impegnati in prima linea, le associazioni Italia Nostra Onlus sezione Etruria, Associazione Forum Ambientalista Odv, Lipu Birdlife, Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia, Comitato Farnesiana 100%, Comitato per la difesa della valle del Mignone, le Amministrazioni Comunali che hanno collaborato e, non ultima, l’intera Città di Tarquinia. Di certo noi non ci fermiamo qui e continuiamo a tenere alta l’attenzione”.

SODDISFATTO IL CONSIGLIERE DEL M5S DEVID PORRELLO: “Sono molto soddisfatto che il procedimento amministrativo autorizzatorio del progetto dell’inceneritore di Tarquinia si sia concluso con un esito negativo – commenta il consigliere regionale – , così come auspicato dal mio emendamento all’ultimo ‘Collegato’ che vietava l’installazione di impianti di incenerimento non previsti espressamente dal piano rifiuti e che mette al riparo la regione da nuove richieste di questo tipo, visto l’automatico rigetto di qualsiasi richiesta di autorizzazione di nuovi inceneritori. La Tuscia e i territori confinanti con l’area interessata dal progetto tirano un sospiro di sollievo, anche grazie all’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica condotta da noi del M5S e dalle tante associazioni che si sono tenacemente battute contro l’ennesima minaccia ecologica ad un territorio esausto. Il Lazio deve risolvere il problema rifiuti seguendo modelli virtuosi e sostenibili che funzionano altrove, ben venga quindi lo stop a nuovi progetti basati su tecnologie e impostazioni superate e l’avvio di nuovi strumenti per la gestione del ciclo dei rifiuti. La decisione degli uffici regionali sia di stimolo anche per le imprese del settore per elaborare progetti più sostenibili che, come dimostrano le esperienze di altri territori, generano ugualmente profitto”.