CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: La politica del non fare può festeggiare un primo successo a Civitavecchia: Tirreno Power ha abbandonato il suo progetto di una moderna centrale a gas perché ci sono troppe incertezze sui tempi delle autorizzazioni.
E così un potenziale investitore per il nostro territorio se ne va, portando altrove gli investimenti e il lavoro. Per chi, al contrario, crede nel fare, è un segnale di allarme.
La grande sfida dei prossimi anni è rappresentata dalla chiusura di Torrevaldaliga Nord, che come già detto deve diventare un’opportunità per il territorio. Ma se le aziende vengono ostacolate sia per aprire gli impianti che per chiuderli che succederà?
Se Enel dovesse decidere come Tirreno Power di rinunciare ai progetti avremmo due possibili risultati: che al posto del gas resti il carbone, risultato che, almeno a parole, nessuno vorrebbe, o che Enel vada via chiudendo la centrale e portando con sé tutti i suoi potenziali investimenti; avremmo un ambiente migliore, ma una città economicamente sempre più vicina al baratro.
Non sarebbe meglio uscire dal carbone mantenendo una prospettiva industriale come quella del gas, che azzera alcuni inquinanti e ne riduce altri?
Lo ha confermato anche il Ministro Cingolani che il gas sarà necessario per un po’ di tempo insieme alle rinnovabili. I NIMBY di casa nostra chiedono “ma perché proprio qui?”
Dovremmo girare la domanda e chiederci perché si voglia rischiare di mandare altrove investimenti e lavoro. Enel oggi investe in tecnologie nuove e sostenibili, se va via non potremo chiederle di farlo qui. Se resta, potremo non solo chiederlo ma pretenderlo, per un territorio che ha dato molto per l’energia del passato e che oggi ha il diritto di essere al centro di quella del futuro: rinnovabili, auto elettriche, porti verdi…
Quello che serve è una prospettiva di sviluppo, e bisogna lavorare con le imprese, a partire da Enel ma non solo, per far sì che il futuro sia un percorso definito insieme, con risposte per il territorio ma anche con qualche certezza per chi deve investire. La chiusura del carbone richiede un percorso condiviso e l’abbandono definitivo di vecchie contrapposizioni ideologiche.
Gruppo Consiliare Lega Civitavecchia