TARQUINIA – Si preannuncia un’estate molto calda a Marina Velca. Continua in modo incessante la guerra di carte bollate tra i consorzi antagonisti di quel tratto di litorale verdeggiante e tempestato di ville. Due consorzi due fazioni. Da una parte il Consorzio fra Lottisti Voltunna Marina Velca e quello del Consorzio Lottisti Pian di Spille.
I primi, nonostante la causa appena persa con un esborso di 60mila euro a carico dei propri consorziati, attraverso l’avvocato che quella causa l’ha persa, ha scritto, per conto del presidente Ciorba, al vicino Consorzio di Pian di Spille, minacciandoli di non fare entrare i consorziati della zona golf, se non provvedono a pagare una tassa di transito di circa 20mila euro annuali.
Tutto questo perché, a dire dell’avvocato e del presidente Ciorba, il consorzio di Voltunna, deve sostenere spese aggiuntive a causa del passaggio dei consorziati di Pian di Spille e del fatto che potrebbero usufruire della spiaggia a loro prospicente.
Il presidente ed il suo avvocato, secondo gli antagonisti, si sarebbero dimenticati non solo di aver appena perso una causa fatta rivendicando gran parte di queste richieste, ma anche della sentenza scritta dove si evidenzia, tra l’altro, che non è nelle facoltà del Consorzio Voltunna decidere chi abbia o meno il diritto di entrare perché quelle strade sono “private ad uso pubblico”.
Ad aggravare quella richiesta anche l’aver fatto finta di non ricordare che il Comune di Tarquinia ha revocato loro il permesso di pulire quel tratto di spiaggia con determina dell’Ufficio demanio del 04/03/21 “considerato che l’intervento sopra descritto è stato attuato in contrasto con le prescrizioni impartite dal Comune di Tarquinia con il provvedimento prot. 3291 del 28/01/2021, il quale ha disposto che i rifiuti rinvenuti sull’arenile «dovranno essere trasportati in una discarica autorizzata» e comunque non «dovrà essere asportato materiale costituente il lido né modificato lo stato dei luoghi»”.
Resta poi da chiedersi cosa ne pensino le numerose attività commerciali presenti al suo interno di vedersi semmai diminuire i potenziali clienti.
Tutto questo senza considerare anche il danno collaterale che subirebbero le attività commerciali all’interno del consorzio. Insomma l’estate è alle porte e tra le due fazioni il caldo potrebbe peggiorare la situazione.