Seconda Audizione in Commissione Trasparenza del Consiglio regionale alla presenza dei sindaci di Guidonia e Ladispoli che non chiariscono se Pasquini ha trasmesso la graduatoria (verbale finale mai redatto dalla commissione). Tripodi da “trasparente” a “invisibile”. Scintille tra i grillini
ROMA – Nella seconda Audizione della XIII Commissione Trasparenza e Pubblicità del Consiglio regionale che si è svolta ieri in modalità telematica e presieduta da Chiara Colosimo, sono intervenuti i sindaci di Guidonia Montecelio e di Ladispoli per chiarire le modalità di assunzione nei due comuni, ma nessuno dei due ha chiarito se Allumiere ha trasmesso o meno la graduatoria definitiva e completa degli idonei.
Questo passaggio è fondamentale per capire se tutte le assunzioni si sono svolte in maniera legittima, ma le risposte date lasciano presupporre che, come avvenuto a via della Pisana, le assunzioni sono state fatte alla “carlona”, con la semplice trasmissione di un elenco di nomi da assumere tout-court senza il confronto con la graduatoria definitiva.
Il colmo, però, si è raggiunto quando la domanda è stata indirizzata al sindaco di Guidonia: “risulta essere stata trasmessa la graduatoria per intero, ma non ho le carte per confermare”.
Ma come, sapeva dell’Audizione e non si è fatto preparare una nota dagli uffici?
Sarebbe bastato leggere la nota prot. 109538 del 29 dicembre 2020, trasmessa da Allumiere al suo comune, per rispondere con precisione: la graduatoria completa Guidonia non l’ha mai ricevuta.
Lo stesso Barbet, inoltre, ha dichiarato di aver fatto richiesta per le assunzioni il 14 dicembre, dimenticando, però, che nella Determina di assunzione il suo dirigente scrive: ”Preso atto che il Comune di Allumiere, a seguito dell’avviso di manifestazione d’interesse, con nota assunta al prot. di arrivo dell’Ente n.103997 del 07/12/2020 comunicava la disponibilità all’utilizzo della graduatoria per la copertura di posti di cat. C1, profilo professionale Istruttore Amministrativo”.
Come è stato possibile per il comune di Allumiere trasmettere la disponibilità ad utilizzare la sia graduatoria già in data 7 dicembre se ancora non era stata approvata?
La famosissima trasparenza tanto cara ai grillini si è infranta contro i “non c’ero e se c’ero non ricordo” del sindaco Barbet. E’ stato così evidente l’imbarazzo del sindaco di Guidonia che durante la seduta è stato pesantemente attaccato dalla consigliera regionale del M5S, Francesca De Vito, che dopo aver ascoltato Barbet ha sostenuto che “per noi che abbiamo sempre sostenuto lo slogan dell’onestà, sapere che c’è una persona a noi vicina nell’Ufficio di Presidenza e al vertice dell’amministrazione di Guidonia… se noi gridiamo onestà e moralità ma poi non mettiamo in pratica questi principi… noi dovevamo fare la differenza ma invece sono addolorata per quello che è successo”.
Questo reprimenda al sindaco Barbet e all’intero Movimento 5 Stelle, però, ha infastidito il suo collega di partito, Valerio Novelli, che ha chiesto di non fare rivendicazioni politiche. Evidente che Novelli è sceso in campo per difendere l’operato del Vicepresidente del Consiglio regionale, Devid Porrello, e del sindaco di Guidonia.
Lo show di Barbet ha raggiunto il culmine quando gli è stato chiesto, da un preciso e puntuale Vicepresidente della Commissione, Eugenio Patanè, come è venuto a conoscenza delle procedure concorsuali di Allumiere.
Il sindaco di Guidonia ha prontamente risposto che “ho saputo del concorso quando i nove sono stati assunti”.
Quindi ha candidamente ammesso che mentre il suo comune provvedeva all’accordo con Allumiere e allo scorrimento della graduatoria del piccolo centro sui monti della Tolfa, lui non sapeva nulla. Assunti a sua insaputa.
Come ad insaputa del sindaco Barbet è la domanda presentata da Matteo Manunta, subito ingaggiato nello staff del sindaco dopo la contestatissima assunzione a tempo indeterminato (ricordiamo che Manunta dopo le prove preselettive doveva essere allontanato dal comune di Allumiere senza indugio, visto che lo stesso non si è neanche avvicinato al punteggio minimo previsto dalla Commissione), nel concorso bandito nei giorni scorsi dal comune di Guidonia per assumere funzionari di categoria D. Anche in questo caso Barbet ha risposto di non sapere che il suo assistente ha appena fatto domanda per partecipare ad un concorso nel comune da lui stesso amministrato.
Anche il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, ha dato subito l’impressione di non aver letto bene le carte quando ha esordito, rispondendo alla domanda sulla documentazione trasmessa da Allumiere: “Non so se è stata trasmessa la graduatoria o i nomi”. Lo stesso Grando, poi, ha dichiarato di non ricordare quando ha saputo dell’esistenza del concorso di Allumiere e che nel suo comune non sono state assunte persone residenti a Ladispoli. Chissà, magari la sua storica segretaria, probabilmente, avrà la residenza in qualche altro comune.
A fine seduta, poi, c’è stato l’intervento di Massimiliano Maselli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che ha messo Grando alle strette. Quando è stato affrontato l’argomento prove preselettive, il sindaco di Ladispoli ci ha tenuto a precisare che gli assunti presso il suo comune avrebbero comunque superato facilmente le prove. Maselli, invece, gli ha ricordato che Ligios, Del Sole e Fusco, se fossero stati rispettati i principi sanciti dal bando, e ribaditi senza ombra di dubbio dal parere pro veritate dell’avv. Trippanera, sarebbero rimasti fuori dopo la prima prova.
Sull’eventualità di annullare le assunzioni, i sindaci hanno precisato che al momento non hanno nessuna intenzione di provvedere. Però, “se si arrivasse all’annullamento del bando da parte di Allumiere, è evidente che provvedimenti in tal senso sarebbero obbligatori”.
In ultimo una annotazione di carattere politico. Anche questa volta la maggioranza è intervenuta quasi al completo e in maniera compatta. All’interno del PD dimostra di avere onestà intellettuale Eugenio Patanè che, anche questa volta, ha rivolto alle persone audite domande precise e puntuali. E’ intervenuto, per l’opposizione, in maniera decisa Maselli (FdI) anche se non fa parte della Commissione. Il resto del centrodestra, invece, completamente assente e questo silenzio comincia ad essere imbarazzante.
Capolei, eletto Vicepresidente della Commissione, è alla sua seconda assenza consecutiva. Quello che colpisce, però, è l’assoluta trasparenza dell’invisibile Tripodi che annuncia ai quattro venti i suoi esposti sui concorsi alla Asl (inchiesta nata non certo per i suoi atti compiuti a fine gennaio 2021, ma da alcuni articoli e da una serie di intercettazioni compiute dagli inquirenti molti mesi prima) per poi disertare la Commissione dove si dovrebbe fare chiarezza sulle procedure di Allumiere che, dalla lettura delle carte e dalle imbarazzanti risposte delle persone audite, non ha nulla da invidiare ai concorsi in terra pontina.