ROMA – Continuano incessanti i controlli dei traffici illeciti da parte dei funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) in servizio presso il porto di Civitavecchia, in collaborazione con la Guardia di Finanza, in questo caso con il Comando Provinciale di Roma.
Nei giorni scorsi, quasi 200 chilogrammi di marijuana, trasportati su due autoarticolati provenienti da Barcellona con due distinti traghetti e sbarcati al porto di Civitavecchia, sono stati scoperti durante i controlli ordinari congiunti, anche grazie all’intervento delle unità cinofile antidroga messe a disposizione dalla Guardia di Finanza di stanza al porto.
Nel corso di due distinte ispezioni, i verificatori si sono insospettiti alla vista di tir accomunati da profili di rischio così similari da apparire quasi “gemelli”.
Ad attirare l’attenzione sono stati, poi, le evidenti incongruenze tra le merci alla rinfusa e di poco valore trasportate e la sommaria documentazione di accompagnamento.
L’utilizzo dei cani antidroga, poi, è stato decisivo: l’infallibile fiuto ha catalizzato subito l’attenzione dei funzionari verso i serbatoi del carburante di quei due mezzi a cui è seguita una minuziosa ispezione degli articolati che ha svelato, in entrambe le operazioni, l’esistenza di un ingegnoso doppiofondo al cui interno, al posto del carburante, venivano occultate, complessivamente, 179 buste di cellophane contenenti sostanze stupefacenti.
Le partite di marijuana intercettate, se avessero raggiunto le piazze di spaccio, avrebbero fruttato alla criminalità organizzata oltre 2 milioni di euro.
Gli autisti degli autoarticolati, due quarantenni di nazionalità slovacca, sono stati arrestati e condotti in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia.
L’attività condotta si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dall’Agenzia e dalla Guardia di Finanza negli scali portuali e aeroportuali.
Così in un comunicato l’Adm.