Gli operatori socio sanitari sono di Civitavecchia, Tarquinia e di altri paesi della zona. Somministravano farmaci non prescritti, li lasciavano sporchi e legati per ore. Una vergogna senza precedenti
SANTA MARINELLA – “Fino alle sei se stai pisciato, rimani pisciato… ti cambio giusto per non fare una figura di merda, sappilo, quindi non ti toccare”.
È solo una delle frasi umilianti rivolte ai degenti della Rsa Santa Marinella dove i carabinieri hanno notificato 17 avvisi di garanzia a infermieri e operatori sociosanitari. Gli anziani maltrattati sarebbero tredici. Gli indagati legavano ai letti, insultavano, minacciavano e lasciavano per ore gli anziani senza essere cambiati. Soli e maltrattati.
Alcuni figli, tra i quali dei giornalisti locali, hanno intuito cosa stava accadendo e hanno sporto denuncia.
Ma gli indagati restano al loro posto di lavoro a meno che i vertici della residenza per anziani non prendano provvedimenti interni. E restano nella struttura anche gli anziani maltrattati perché la Rsa non è stata chiusa.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e falsità ideologica. Le vittime accertate dalle indagini dei carabinieri sono tredici.
Video e intercettazioni hanno documentato gli orrori di una residenza diventata un lager per i poveri anziani, molto di loro non autosufficienti. I carabinieri di Civitavecchia e del nucleo radiomobile hanno sequestrato e analizzato le cartelle cliniche dei pazienti. Le indagini, coordinate dalla procura che ha affidato le indagine al sostituto procuratore Federica Materazzo, hanno svelato che gli indagati lasciavano gli anziani in stato di abbandono all’interno della sala ricreazione e delle camere di degenza (in particolare li lasciavano per diverse ore con i pannoloni sporchi, senza cambiarli), in alcuni casi hanno alimentato i degenti con siringhe fino quasi a provocargli il soffocamento. E, poi, somministravano benzodiazepine e antipsicotici al di fuori delle prescrizioni mediche. Oltre a tenere legati gli anziani ai letti con le lenzuola. In un caso un ospite della struttura ha avuto anche il volto avvolto nelle lenzuola. “Ah Mario fai schifo”, ripeteva uno degli infermieri mentre cambiava un anziano ricurvo sul letto. Le microspie hanno registrato anche questa frase. Breve ma insopportabile. Il magistrato che sta indagando, Federica Materazzo, deve essere inorridita nel leggere le intercettazioni ambientali.