BOLSENA – Una tarda serata dello scorso mese di marzo, una pattuglia dei Carabinieri di Bolsena notava, in zona disabitata ed in violazione dell’allora vigente coprifuoco, due giovani appartati che si passavano qualcosa. L’immediato intervento consentiva di accertare che un 23enne di origini algerine aveva appena consegnato una dose di “fumo” ad un giovanissimo del paese lacuale.
Eseguite le perquisizioni i militari rinvenivano e sequestravano 85 gr di hashish, un bilancino elettronico di precisione e materiale vario utilizzato per il confezionamento.
Il successivo mese di aprile, il constante monitoraggio dello spacciatore, anche tramite specifica attività informativa, permetteva ai Carabinieri di Grotte di Castro di intercettare un plico, proveniente dall’estero tramite corriere, consegnato al giovane magrebino. Anche in questo caso i militari intervenivano tempestivamente e sequestravano 10 ovuli di hashish per il peso di un etto, confezionati ed etichettati.
Infine l’attività investigativa condotta in simbiosi dalle due Stazioni Carabinieri di Bolsena e Grotte di Castro, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Viterbo, consentiva di appurare una reiterata attività di spaccio posta in essere nei confronti di giovani dei paesi del lago di Bolsena nei mesi di febbraio, marzo ed aprile 2021.
Anche se nel frattempo lo spacciatore si era trasferito nella Capitale, ieri è stato raggiunto dai Carabinieri della compagnia di Montefiascone che, insieme ai colleghi della Tenenza Ciampino, hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, richiesta dal P.M. della Procura di Viterbo ed emessa dal Gip.