Mai visto tanto malcontento in maggioranza come in questi ultimi mesi ma non solo nella Città di tTaiano ma anche nel resto del Lazio
CIVITAVECCHIA – Ernesto Tedesco va avanti per inerzia. Che non abbia le capacità di fare il sindaco ormai è certificato dal malcontento che serpeggia in ogni ambiente della maggioranza.
Rimandarlo dove è venuto prima del 27 luglio, questa è la missione attualmente in corso per impedire al centrosinistra di riorganizzarsi e di poter cavalcare l’onda di favori che ci sarà ad ottobre.
Dopo aver litigato praticamente con tutti, Fratelli d’Italia prima, i “suoi” colleghi della Lega, questa volta ad alzare la voce sono quelli di Forza Italia che proprio con il partito di Salvini sono in piena bagarre in tutto il Lazio.
Polemiche che covano radici lontane. Roberto D’Ottavio non ha certo dimenticato chi c’era realmente dietro la sua cacciata e la totale assenza di difesa del suo operato da parte del sindaco Tedesco. Anche se quest’ultimo oggi è assessore a Ciampino non trascorre giorno che non ci sia una grana da affrontare.
Ad esempio anche la festa di sabato scorso organizzata dall’ex assessore Claudia Pescatori (Lega) ha provocato una serie di invidie e polemiche a dir poco kafkiane (traduzione riservata a Spadino: neologismo della lingua italiana che indica una situazione paradossale, e in genere angosciante, che viene accettata come status quo, implicando l’impossibilità di qualunque reazione tanto sul piano pratico quanto su quello psicologico).
A quella festa i vertici di Forza Italia erano al gran completo.
Forza Italia, cioè il senatore Claudio Fazzone, starebbe valutando ogni possibile situazione visto anche il grande caos che regna nel resto dei comuni impegnati al voto amministrativo di ottobre prossimo.
E dire che il coordinatore regionale degli azzurri avrebbe più di un motivo per far cadere questa amministrazione. Anche lui è rimasto vittima di strette di mano e promesse non mantenute (ovviamente politiche, ndr).
Liti su Formia, su Tivoli sono solo che gli estremi di una situazione difficilissima sui territori.
Far cadere il sindaco Ernesto Tedesco oggi non darebbe possibilità al centrosinistra litigioso e al M5S scomparso di potersi riorganizzare. Tanto il destino è segnato. I vari gruppi politici stanno cercando solo i propri vantaggi elettorali. Rimanere al fianco di Ernesto Tedesco è ormai controproducente per chiunque. C’è chi vorrebbe far saltare il banco. Chi ancora riflette e chi invece pensa che la cosa migliore sia aspettare l’inverno per prepararsi una nuova primavera.
Nel frattempo arrivano notizie terribili dai revisori dei conti sul bilancio della Civitavecchia Servizi Pubblici. L’arroganza e la spocchia di un sindaco incapace di scindere l’attività politica dalla sfera personale lo ha portato ad isolarsi dal resto del mondo. Esempi se ne possono fare tantissimi. Sant’Agostino, Pirgo, stabilimenti balneari, strade, gestione Covid, cartellone estivo, assegnazione spiagge libere, verde pubblico, occupazione selvaggia di poltrone da parte dei colleghi avvocati.
Questa la parentesi civitavecchiese che si sta aggravando proprio perché negli altri comuni impegnati nelle prossime elezioni le cose non vanno bene. Che farà Fazzone?
Aspettiamo il 27 luglio e lo capiremo.