Rivelazione del segreto d’ufficio il capo di imputazione. Alcuni candidati avrebbero fatto delle prime ammissioni
CIVITAVECCHIA – Il sostituto procuratore Alessandro Gentile ha fatto notificare dai carabinieri, al sindaco di Allumiere, un avviso di garanzia con l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio.
E’ stato lo stesso sindaco Pasquini a darne notizia durante il consiglio comunale di ieri pomeriggio. Una notizia pronunciata con un sorriso e ilarità che hanno infastidito e non poco i consiglieri d’opposizione.
Avrebbe poco da ridere il sindaco se rispondesse al vero la richiesta di misure cautelari chiesta dal magistrato nei confronti di qualche soggetto e, sempre secondo “radio procura” respinte dal giudice delle indagini preliminari.
Dunque il sindaco va ad aggiungersi agli indagati che facevano parte della commissione d’esame, composta da tre membri: il presidente Andrea Mori, ex responsabile del personale ad Allumiere; oltre gli altri due membri, Elpidio Bucci, direttore del personale al Comune di Frascati, componente esperto e segretario verbalizzante, Riccardo Rapalli, direttore finanziario al Comune di Tivoli, componente esperto.
Assunzioni sospette e anomalie nelle procedure concorsuali, certificate anche dall’avvocato Stefano Trippanera, consulente incaricato dallo stesso ente collinare ma i suoi suggerimenti ampiamente disattesi dal sindaco che adesso rischia di mettere in gioco anche la sua professione.
La Procura di Civitavecchia va avanti nel suo lavoro, così come sono proseguiti gli interrogatori dei Carabinieri, alcuni dei quali avrebbero offerto nuovi e interessanti sviluppi sulla dinamica della storia. Antonio Pasquini era stato sentito in Procura nei giorni scorsi proprio dal dottor Gentile che sta aspettando la relazione della Commissione Trasparenza della Regione Lazio per chiudere il fascicolo.
Ad oggi, infatti, il sindaco di Allumiere non ha ancora consegnato i documenti richiesti dalla Commissione presieduta da Chiara Colosimo e sui quali aveva impostato la sua difesa.