SORA – Riceviamo e pubblichiamo: In nome, per conto e nell’interesse della organizzazione sindacale F.I.A.L.S., in persona del Segretario provinciale di Frosinone, D’Angelo Francesco, per rappresentare, segnalare e richiedere quanto di seguito.
La O.S. Fials di Frosinone ha formulato (dapprima in data 21 giugno, poi reiterato in data 06 luglio 2021) un dettagliato ESPOSTO/DENUNCIA ai NAS di Latina nonché alla Procura della Repubblica competente nel quale ha evidenziato condotte tenute da tecnici di radiologia della SC Radiologia del Presidio Ospedaliero di Sora che configurano una Responsabilità PENALE e , segnatamente, il reato di truffa ex art. 640, comma1, p. 1, c.p.
Per meglio comprendere, il tecnico di radiologia/reperibile, se chiamato in quanto reperibile ad effettuare un esame diagnostico deve recarsi in servizio (e timbrare) e rimanervi solo per il tempo strettamente necessario per l’espletamento dell’esame (o degli esami, per la cui durata vi è una tempistica prestabilita da un cd. tempario) e quell’orario in cui rende la prestazione va retribuito quale lavoro straordinario notturno come risultante dalla timbratura in entrata/uscita (notturno festivo qualora cada in giornata festiva o prefestiva), all’uopo maggiorato economicamente (rispetto al valore economico della singola ora ordinaria).
La Fials ha denunciato, in proposito, l’utilizzo distorto della pronta reperibilità nel senso che vi sono state (illegittime) timbrature per rimanere in servizio oltre il termine strettamente necessario per l’esecuzione della prestazione a seguito di chiamata in reperibilità con conseguenziale maturazione e liquidazione – illegittima ed illecita – di ore di straordinario maggiorato (in quanto reso in reperibilità attiva) anche se effettivamente ‘non lavorate’(con l’ operatore rimasto quindi inattivo senza espletare alcun ‘esame’).
Tali condotte si sono perpetrate in modo stabile e continuativo apparendo come un vero e proprio sistema fraudolento collaudato nel tempo.
In particolare, si evidenziava la posizione di un tecnico di radiologia (V.G.) della SC Radiologia del Presidio ospedaliero di Sora che dal mese di ottobre 2020 ad aprile 2021 (07 mesi), ha espletato sette turni ciascun mese di reperibilità e ben 634 ore di straordinario di cui gran parte in reperibilità attiva notturna e quindi con la maggiorazione del 30% (pari ad € 19,00 per ora) e poi del 15% (pari ad 16,88 per ora) e del 50% (pari ad € 22,02,00 per ora).
In particolare, quindi, il Gaetani avrebbe espletato, da gennaio 2021 ad aprile 2021, già 280 ore circa, per cui considerando il valore economico di un ora di straordinario in reperibilità (con le relative maggiorazioni per fasce), si giunge ad un mensile COSTANTE percepito dal tecnico di radiologia Gaetani di € 2.900,00/3.000,00 netti (a fronte di un trattamento economico ‘ordinario’ mensile di circa € 1.850,00 mensili lordi).
E’ evidente, dunque, che, trattenendosi oltre il tempo necessario, si matura illegittimamente ed illecitamente, un monte orario di straordinario che, poi, è oggetto di liquidazione, configurandosi, così, quale ingiusto profitto e ciò comporta una responsabilità sotto varie concorrenti profili: responsabilità amministrativo contabile, responsabilità penale e responsabilità disciplinare.
Se, quindi, risulta evidente il danno erariale, configurabile stante l’assoluta ‘disutilità’ del mantenimento in servizio in mancanza di una apposita chiamata (e, quindi, attività da espletare), contestualmente, si configura il reato di truffa aggravata ex art 640, c.1, punto 1, atteso che, falsamente attestando una realtà inesistente con un raggiro e/o artifizio (rimanere in servizio mantenendo la timbratura senza timbrare l’uscita pur non essendovi chiamate per esecuzione esami) si induce in errore l’amministrazione (che ritiene che il mantenimento in servizio derivi dalla necessità di altri esami conseguenza di altre chiamate) per procurare a sé un ingiusto profitto (liquidazione straordinario maggiorato).
Per meglio comprendere, se si termina, ad esempio, l’ultimo esame in reperibilità alle 2:00 o alle 3:00 del mattino, poiché la prestazione (a seguito di chiamata in reperibilità) deve essere resa nel tempo strettamente necessario, non potendo eccedere il limite della prestazione stessa, a detto orario di conclusione dell’esame, si deve timbrare l’uscita e non trattenersi fino alle 7:00 del mattino (o altro orario successivo al termine dell’ultimo esame) perché la reperibilità è a ‘chiamata’ e, dunque, strettamente c onnessa con la richiesta di prestazione e se nessuna prestazione deve essere resa occorre timbrare l’uscita.
La falsa rappresentazione della realtà lavorativa (finalizzata ad ottenere, tramite artifizi e raggiri, un illecito riconoscimento di ore di straordinario non dovute ma liquidate) per il tramite di false timbrature (intendendo per tali le timbrature di mantenimento in servizio senza che vi fosse attività da espletare) è stata confermata dallo stesso Primario/responsabile della SC Radiologia del PO di Sora con una relazione trasmessa al Direttore Amministrativo aziendale in data 26 giugno 2021, con allegata documentazione a riprova e sostegno delle anomalie sull’entità dello straordinario e sull’uso della pronta disponibilità.
Sennonché, ricevuta tale relazione, piuttosto che disporre apposita segnalazione/denuncia alle AA.GG. competenti, il Direttore amministrativo aziendale si è limitato, con missiva del 02 luglio 2021, dopo aver dato atto dell’accertamento di effettive anomalie sull’orario e sull’uso della reperibilità, a sottolineare che avrebbe dovuto essere lo stesso Primario/Responsabile ad effettuare la denuncia e/o ad adottare altre iniziative.
Di fatto, ad oggi, NESSUNO ha adottato iniziative presso le AA.GG. competenti.
Deve osservarsi, altresì, che il riscontro alle asserite condotte illecite è assai agevole: basta acquisire i cartellini marcatempo mensili dove risultano gli orari effettuati, verificare le buste paga ove è riportato lo straordinario effettuato e liquidato (la liquidazione, va rammentato avviene il bimestre successivo quello dell’espletamento: così marzo vengono liquidate le ore nel mese di maggio), acquisire le schede tecniche delle apparecchiature diagnostiche e tramite il relativo software estrarre i dati dell’operatore che è stato chiamato in reperibilità , l’orario di effettuazione dell’esame e l’orario di termine dell’ultimo esame, e, quindi, il numero di esami/utenti ‘lavorati’, per cui, fermo tale ultimo dato, è sufficiente verificare quando è stata effettuata la timbratura di uscita e quindi calcolare quando avrebbe dovuto essere effettuata la timbratura di uscita (risultando prestabilito il tempo necessario per ciascun esame).
Si consideri che si applica al riguardo il cd Tempario che è una formulazione tecnico- scientifica dei tempi medi che occorrono per eseguire una prestazione (c.d. durata della prestazione ) in condizioni standard (attrezzature, personale e locali conformi alle norme nazionali, regionali e aziendali) che è quella indicata dalla SIRM (Società italiana di Radiologia Medica e Interventistica) ed utilizzata anche presso il RECUP per stabilire l’orario di prenotazione tra due esami
I tempi di esecuzione sono espressi in minuti e sono riferiti all’esecuzione della singola prestazione e sono comprensivi sia del tempo di preparazione per l’esame che del tempo di esecuzione
Il riscontro dunque delle ‘anomali’, illegittimità, illeceità è semplice, lineare, agevole.
Ma, la ASL, si è appreso, ha istituito una commissione interna, composta dal Primario di Radiologia del PO di Frosinone/Anagni/Alatri nonché da un legale interno ed un funzionario allo scopo di verificare le tempistiche necessarie tra un esame e l’altro ovvero in sostanza per valutare (anche) il cd tempario.
Deve considerarsi che laddove si tenda ad ampliare in numero di minuti necessari per un esame deve considerarsi che attraverso il sistema RIS (sistema informatico per la gestione dei dati dei pazienti) si evidenzia il termine(orario) dell’esame, e, al di là di ogni diversa valutazione che si volesse formulare, tale dato rimane oggettivo ed incontestabile.
Fermo restando, poi, che ogni modifica apportata al tempario sarebbe di dubbia legittimità ed in ogni caso e comunque, varrebbe solo per il futuro, rimane lo sconcerto che davanti ad accuse precise e dettagliate, confermate dal Primario della Radiologia di Sora (che assumono rilevanza sia perché provengono dal Responsabile, sia perché risultano documentate sia perché non si comprende per quale ragione si chiede una relazione e poi quando questa perviene ed evidenzia condotte illecite non si utilizzano le conclusioni e si agisca di conseguenza), la ASL proceda lentamente, assai lentamente con iniziative peraltro non dirette ed immediate come la gravità dei fatti richiederebbe (valutazione immediata del singolo episodio per procedere ad un ampliamento nei confronti di altri soggetti ove coinvolti).
La presenza del Primario dott. Costanzo nella commissione appare assai ‘inopportuna’ sia se lo stesso sia chiamato ad esaminare la situazione di Sora, ove ha svolto in precedenza le funzioni di Primario della Radiologia, sia se intenda allargare l’indagine ad altri ambiti aziendali, perché lo stesso ricopre la carica di Primario di Radiologia di Frosinone, Alatri/Anagni.
Ove ritenuta la necessità di una commissione sarebbe stato opportuno individuare un Radiologo Dirigente esterno alla ASL di Frosinone, perché non direttamente coinvolto.
Si ha l’impressione che l’iniziativa serva piuttosto a far vedere alla AG e/o ai Nas che la ASL si è attivata è sta ‘facendo’ qualcosa, una istruttoria.
Va segnalato che la Radiologia di Sora non ha mai trasmesso (nella quasi totalità) dei casi i turni di servizio mensile alla Direzione sanitaria del Presidio ospedaliero che più volte li ha richiesti (avendo il potere di chiedere chiarimenti e/o correzioni) e questo evidentemente perché sarebbe stato reso evidente che nei turni di mattina risultavano in servizio un numero di tecnici non necessari e che poi il pomeriggio venivano chiamati al ‘doppio turno’, maturando così un orario aggiuntivo
Risulterebbe che il presidente della Commissione abbia richiesto copia di tali turni del personale di radiologia di Sora, nel mentre sarebbe stato più agevole acquisire i tabulati di presenza dai quali risulta l’effettiva turnazione ed orario comunque espletato dal tecnico a prescindere dal turno di servizio (che in quanto in una copia non protocollata né inviata alla Direzione ospedaliera potrebbe anche essere modificato e/o recare modifiche).
Non si tratta di una istruttoria lunga e defatigante perché basterebbero pochi giorni per incrociare i dati dei tabulati, delle buste paga e dei prospetti del sistema software delle apparecchiature per avere un quadro chiaro ed oggettivo. Si ha l’impressione che la nomina di una commissione al 15 luglio 2021 serva come specchietto delle allodole, gestire soprattutto la situazione come si volesse ‘gestire ’ la problematica per evitare straripamenti: fumo negli occhi, agevolati dal periodo estivo, nel mentre se si vuole veramente accertare lo si fa subito con solerzia utilizzando strumenti più immediati.
Nell’integrare l’esposto precedente ai NAS di Latina, si fornisce doverosa segnalazione agli Organi/Soggetti Regionali affinché intervengano, sempreché si ritenga tale problematica meritevole di attenzione ovvero meritevole di oblio.
Il Segretario Provinciale Fials
D’Angelo Francesco
avv. Giuseppe Tomasso
esposto per truffa aggravata ore straordinario radiologia Opsedale Sora