CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Abbiamo appreso dalla stampa che il sindaco (parte politica) nei giorni scorsi, si è cimentato nella audizione degli aspiranti candidati alla carica di Direttore Generale della Società partecipata in “House”.
Nel constatare l’ennesima giravolta cosmica dell’attuale maggioranza che da una levata di scudi contro tale figura, oggi non soltanto la reintroduce, forse più come mera compensazione politica “equilibrista”, forse anche un po’ andata male per qualcuno, ma addirittura lo fa nel peggiore dei modi.
Come consigliere comunale non posso che stigmatizzare la leggerezza e la poca competenza dimostrate dal Sindaco, rimarcando con forza quanto inutili e dannose siano per la nostra città queste “oratorie forensi” prive di senso politico che puntualmente ci propina in Consiglio Comunale.
Il vero dramma però è vedere la sua maggioranza spellarsi le mani dagli applausi compiaciuta delle sue performance, anziché guidarlo e consigliarlo per il rispetto delle norme e degli indirizzi politici. Come nel caso appunto della nomina del Direttore Generale della CSP – Società in “House” a totale partecipazione pubblica – il Sindaco in barba alle Leggi ha voluto svolgere lui stesso i colloqui ai candidati.
Forse è il caso che qualcuno dica al primo cittadino che sotto il profilo sostanziale le società interamente partecipate sono delle vere e proprie articolazioni della pubblica amministrazione: ne consegue che il reclutamento di dirigenti – e in questo caso parliamo di una figura apicale come il Direttore Generale – doveva essere esperito nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 “…. composizione delle commissioni esclusivamente con esperti,…. che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche….”
A questo punto ci si chiede se l’assunzione, disposta in violazione della norma, sia da ritenersi nulla e soprattutto se potrà implicare una qualche censura da parte della Corte dei Conti per danno erariale qualora ..magari il collegio dei revisori non avesse espresso un parere favorevole su un ulteriore costo che va ad incidere sul conto economico già in perdita.
Dubbi di cui il Primo cittadino deve rispondere alla Città e ai 400 lavoratori sempre più danneggiati e sviliti da logiche che nulla hanno a che fare con l’ormai massacrato piano di Ristrutturazione della CSP. Altro errore poi che va ad incardinarsi tra la potenziale nullità della procedura e il danno all’erario, è il criterio del compenso che viene inserito nell’avviso Pubblico per l’individuazione della figura del Direttore Generale.
Nel bando viene fissato il compenso complessivo in un massimo di € 1.800,00 mensili oltre IVA e accessori di legge, commisurato all’indennità prevista per il Sindaco del Comune di Civitavecchia. Criterio questo che non trova applicazione di legge e che viene confuso con quanto disposto dal 175/20216 Legge Madia per i membri del Consiglio di Amministrazione (Cda) a cui non possono essere corrisposti compensi superiori al 70% per il presidente e al 60% per gli altri componenti (quindi compreso l’amministratore delegato) dell’indennità spettante al sindaco o presidente di Provincia che controllano la società .
Altra storia per la figura dirigenziale apicale del Direttore Generale che come detto rientra nei criteri del Dlgs 165/2001 e per tanto deve necessariamente essere remunerato per quanto stabilisce la legge. Se poi la cifra esigua è stata nuovamente dettata dalla Politica perché la figura del Direttore Generale non deve avere deleghe, o deve comunque averne di marginali, come sembra che sarà, per non esercitare alcun potere sui membri di nomina politica del cda allora sì che ci sarà da ridere.
Il capogruppo della Svolta
Fabiana Attig