L’avvocato Miroli sceglie la via della prudenza per l’ex presidente della commissione che ha dato il via allo scandalo “win for life”
ALLUMIERE – Venerdì scorso l’ex presidente della commissione d’esame del concorso di Allumiere, Andrea Mori, si è presentato davanti al Gip del Tribunale di Civitavecchia per rispondere alle domande del Gip Giuseppe Coniglio nell’interrogatorio di garanzia reso necessario dopo le misure cautelari di divieto di domicilio a Ladispoli e Tolfa.
Accompagnato dall’avvocato Andrea Miroli ha scelto, come strategia, di avvalersi della facoltà di non rispondere. Strategia utile per poter prima accedere al fascicolo e leggere a fondo le carte, almeno quelle disponibili, raccolte dagli uomini dell’Arma dei carabinieri che stanno svolgendo le indagini.
Indagini che al momento lo vedono come il punto nevralgico di questa inchiesta che ha assunto gli onori delle cronache giudiziarie nazionali.
In realtà ci sono ancora molti lati oscuri e le indagini proseguono senza sosta. Infatti la genesi di questo concorso nasce ancor prima che Andrea Mori assumesse l’incarico di dirigente del personale nel Comune di Allumiere.
Diversi concorsi che sono serviti a sistemare amici, parenti e personaggi vicini alla politica.
Torneremo anche sul concorso per funzionari, quello grazie al quale alcune precarie hanno trovato sistemazione ma anche familiari hanno potuto giovare di questa graduatoria, meno corposa ma non meno scandalosa.