Civitavecchia – Bando da dirigente amministrativo al Pincio: ricorso al Tar di Lorella D’Angelo

CIVITAVECCHIA – Un ricorso al TAR del Lazio per chiedere l’annullamento del bando di concorso pubblico per titoli ed esami del 30 luglio scorso per la copertura di un posto da dirigente amministrativo a tempo pieno e indeterminati e di ogni altro atto presupposto, connesso o consequenziale, “comunque lesivo – si legge – dei diritti e degli interessi della parte ricorrente”.

È quello che si è vista costretta a presentare, dopo tanti anni di servizio al Pincio, il funzionario direttivo contabile Lorella D’Angelo convinta, di fatto, che il Comune si sia lasciato sfuggire l’opportunità di attingere dalle sue stesse professionalità, con un risparmio economico e di tempo.

La dottoressa D’Angelo, infatti, risultava prima in una graduatoria approvata dal Comune nel 2011 che la dichiarava idonea al concorso per dirigente amministrativo e/o contabile. Graduatoria la cui validità è stata estesa dalla Legge di Bilancio 2020 fino al 30 marzo 2020 a condizione che i candidati già idonei e inseriti nella graduatoria avessero partecipato ad un corso con frequenza obbligatoria organizzato da ogni singola amministrazione e superato con esame-colloquio.

«A gennaio 2020 – racconta la funzionaria – ho invitato il Comune ad attivare urgentemente le procedure per l’organizzazione del corso di riqualificazione previsto dalla legge, che ho quindi frequentato con profitto in attesa del colloquio orale previsto per il 12 marzo poi rinviato causa Covid. Ho chiesto di sostenerlo in via telematica, per rispettare i tempi della graduatoria, riuscendo ad espletarlo soltanto a dicembre 2020». Sembrava comunque cosa fatta ormai. Ma così non è stato.

Nel frattempo il Comune di Latina evidenziava la necessità di due dirigenti amministrativi, rivolgendosi anche a Palazzo del Pincio e Civitavecchia considerava ancora vigente la graduatoria, per poi a marzo 2021, dichiarala scaduta.

Un anno perso di fatto per la funzionaria che, pur avendo tutte le carte in regola, non è stata nominata dirigente al Pincio – che in tutti questi anni ha proceduto anche a contratti a tempo determinato art. 110 – né tantomeno ha potuto mettersi a disposizione di altre amministrazioni, con il Pincio che è andato avanti bandendo il concorso, vista la necessità di individuare comunque un dirigente amministrativo. Motivo per il quale si è quindi rivolta al Tar del Lazio, per cercare di vedere difese le proprie ragioni.