Vetralla, se c’era un colore che Matias preferiva era il giallo, e così ieri mattina, alle 11,30, durante la celebrazione della messa in onore del piccolo, il sagrato e l’interno della chiesa di Santa Maria del Soccorso, a Cura di Vetralla, era pieno di palloncini e fiori gialli: margherite, rose, gigli.
Difficile permettere a tutta la comunità di poter essere presente tra i banchi, per cui la messa è stata ascoltata tramite microfoni e amplificazione anche all’esterno dalle centinaia di persone intervenute per sostenere in qualche modo la famiglia e forse anche per cominciare a elaborare qualcosa di troppo grande da affrontare.
Il sindaco Aquilani, sempre vicino a Mariola, allo zio che quel giorno ha accompagnato il bambino in casa, e al resto dei parenti, ha raggiunto Santa Maria del Soccorso, dal cimitero dove era stata allestita la camera ardente, a piedi. La mamma, durante l’ingresso e prima dell’uscita, ha più volte abbracciato la piccola bara. “Sei l’amore mio – ha detto come in una preghiera costante – Matias sei l’amore mio”.
D’altra parte è impossibile pensare a parole di consolazione ha ribadito don Paolo: “Non è come quando vediamo una cosa che non ci piace in televisione – ha sottolineato il parroco – non possiamo cambiare canale.
Dobbiamo fare i conti con questo evento tragico e capire se e dove abbiamo sbagliato. Essere più attenti a chi ci è accanto, fare del bene, sentirsi parte di una comunità sono le uniche vie di contrasto che possiamo opporre. Non giriamoci dall’altra parte.
Usiamo questo atto orribile e la fine di una giovanissima vita per voltare pagina, per scrivere un nuovo percorso insieme. Matias ora è nella dimensione di Dio, una cosa sola con lui nella vita eterna. E il paese deve rispondere con atti di bene, crescere e maturare. Se rimaniamo chiusi ognuno nel nostro piccolo mondo, siamo i primi a perderci”.
C’erano i bambini della scuola di Matias, i genitori, il dirigente della Roberto Santoni, che ha organizzato la raccolta fondi in favore della famiglia. All’uscita della piccola bara, due lunghi applausi hanno salutato Matias, che da oggi sarà ospitato nella cappella di famiglia del sindaco Aquilani e rimarrà così un cittadino di Vetralla per sempre.