Comitati, aziende e associazioni della Tuscia e della Maremma hanno scritto al Presidente Zingaretti in merito alla realizzazione del posizionamento del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi nella Tuscia.
Sogin ha individuato in queste zone ben 22 aree, rispetto alle 67 complessive, tra quelle idonee ad accogliere i rifiuti radioattivi.
La criticità è maggiormente aggravata dal fatto che, in modo del tutto illegittimo, Sogin ha inteso inserire nello stesso Deposito Nazionale un deposito di superficie per contenere tutte le tipologie di rifiuti radioattivi, sia quelli a bassa attività sia quelli a media e alta attività. Le linee guida impongono invece che i rifiuti ad alta e media attività debbano essere stoccati in depositi geologici di profondità.
I sottoscrittori della lettera ritengono essenziale la presenza della Regione Lazio per indurre Sogin e il Governo ad una riflessione seria e approfondita su questo argomento. Tra l’altro, tutte le altre regioni che hanno avuto i siti identificati da Sogin (Toscana, Piemonte, Sardegna, Basilicata, Sicilia) hanno partecipato al Seminario Nazionale con i rappresentanti istituzionali, conferendo un alto significato politico alla partecipazione della regione che rappresentano, mentre il Lazio non si è presentato.appello