Una cabina di regia convocata con un anticipo non usuale, quella sul Covid che si terrà giovedì 23 dicembre con Mario Draghi a palazzo Chigi. Un incontro a ridosso dell’avvio delle festività natalizie con tutte le cautele che comportano in termini di riunioni familiari, spostamenti, ristoranti, eventi nei locali.
Una prudenza accresciuta dalla variante Omicron che sta stringendo nella sua morsa mezza Europa e che, sebbene al momento a ritmi decisamente inferiori, comincia a circolare anche in Italia. Una combinazione che potrebbe portare a decidere nuove misure di contenimento del virus. Difficile già da Natale vista la vicinanza della riunione convocata il 23 dicembre, più probabilmente per il resto delle festività. Ma saranno i dati a parlare.
La diffusione variante Omicron, ancora contenuta nel nostro Paese, potrebbe fare la differenza. Qualsiasi eventuale misura, specificano fonti di governo all’Adnkronos, “verrà valutata sulla base degli ultimi dati aggiornati». Diverse le ipotesi sul tavolo. Come l’obbligo di mascherine all’aperto che peraltro è già stato stabilito in autonomia in Veneto, potrebbe seguire anche il Lazio. C’è poi l’ipotesi, di cui si è già parlato nei giorni scorsi, del tampone per entrare nei locali al chiuso, tipo discoteche, anche per i vaccinati. Al momento si tratta solo di “ipotesi”, sottolineano fonti di governo, da verificare sulla scorta dei dati via via in arrivo e sui quali si farà il punto nella cabina di regia del 23. Al di là del discorso festività, tra gli argomenti in discussione anche quello di ridurre la durata del green pass.