CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: “In merito ai recenti interventi pubblici riguardo l’impiantistica sportiva ed in special modo sulla gestione del PalaGalli, è quanto mai opportuno che la giunta Tedesco approfondisca alcune questioni che meritano ponderazione, e attenzione, per non creare disparità di trattamento tra diversi operatori e società sportive della nostra città.
Lo “Stadio del Nuoto” fu affidato con regolare bando di gara alla NC Civitavecchia (ex SNC) durante l’Amministrazione Cozzolino. Tra gli oneri a carico del concessionario si prevedeva l’obbligo del gestore, attraverso una concordata rateizzazione, ad estinguere i debiti pregressi risalenti alla precedente gestione della SNC.
Il debito verso il Comune era relativo a morosità accumulate per i mancati pagamenti della fornitura del canone idrico e della Tari.
Tale impegno non fu mai onorato e mi risulta che ancora oggi la NC sia debitrice verso il Comune di una cospicua somma che renderemo pubblica verificati gli atti.
In questi giorni ho appreso con rammarico che l’esperienza del Consorzio Gis, costituito da Cosernuoto e Centumcellae (società civitavecchiesi che vantano curriculum ultratrentennali e risultati di tutto rispetto) e che aveva una collaborazione con la NC per la collaborazione nella gestione dell’impianto, tra cui l’intestazione delle utenze luce e gas (sempre onorate nel periodo di gestione dello stesso consorzio), è terminata a fine dicembre con il ritiro proprio delle due società consorziate.
Evidentemente la pandemia ha reso ancor più difficile la gestione degli impianti natatori e ci saremmo aspettati di poter discutere delle scelte dell’amministrazione comunale su questo e sui tanti altri problemi che attanagliano l’impiantistica sportiva della nostra Città nelle sedi istituzionali competenti avvero la Commissione Sport ed il Consiglio Comunale.
Sembra invece che proprio in questi giorni la NC, abbia dato vita ad un nuovo consorzio insieme a due altre società, la Asd Nautilus Sport e la Soc. Sport natatori civitavecchia 1950, ed abbia provveduto alla stipula dei nuovi contratti per la fornitura di luce e gas per la gestione del PalaGalli.
Ci chiediamo come sia possibile affidare lo Stadio del Nuoto, bene pubblico in concessione, senza verificare la solidità di un nuovo consorzio che comprende una società che non può gestire il PalaGalli in autonomia perché indebitata, oltre che con il Comune, anche con altri creditori ed altri due partner societari nati recentissimamente e quindi senza garanzie gestionali, senza meriti sportivi e con un capitale di atleti tutto da verificare.
Il rischio evidente è quello di un coinvolgimento della pubblica amministrazione che dovrà in qualche modo fare da garante per rinviare un default che sembra inevitabile.
Per evitare un grossolano pasticcio e per non dare a coloro che operano nello sport cittadino la percezione che qualcuno possa avere qualche santo in… giunta, è opportuno ragionare tutti insieme per soluzioni eque e condivise sui tanti temi dell’impiantistica ancora irrisolti.
Lo sport è una componente fondamentale, importanti e seria della nostra socialità collettiva, e come tale deve essere gestito”.