Il difensore dell’ex membro dell’organo di indirizzo commenta la richiesta di rinvio a giudizio per il suo assistito: ”Dimostreremo la sua assoluta innocenza”. Il legale del ceo di LP Suisse Advisory ricorda la recente assoluzione nel processo in Svizzera e aggiunge: “Grossolana e grottesca la rappresentazione della ‘truffa del secolo’: lo strumento finanziario prospettato non era poi così fantascientifico”
CIVITAVECCHIA – «La prossima udienza preliminare dovrà vagliare unicamente l’idoneità degli atti raccolti durante la fase di indagine a sostenere un’accusa in giudizio e sarà poi l’eventuale processo, a giudicare le condotte del mio assistito».
Lo ha sottolineato l’avvocato Lorenzo Mereu, legale di Patrizio Fondi, membro della Commissione Investimenti della Fondazione Cariciv per il quale la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio, così come per e Stefano Costantini in qualità di amministratore delegato della società broker LP Suisse Advisory s.r.l. Per entrambi si deciderà nel corso dell’udienza preliminare fissata per il 13 aprile prossimo.
«Negli atti di indagine vi sono, a parere della difesa – ha aggiunto l’avvocato Mereu – importanti elementi che dimostrano la totale estraneità del dottor Fondi che mai, e si ripete mai, ha ricevuto alcuna utilità dalla vicenda dello sfortunato investimento effettuato dalla Fondazione e mai ha partecipato dolosamente ad attività finalizzate a realizzare il reato di truffa in danno della Fondazione. La stessa posizione assunta dal medesimo nell’ambito del processo decisionale della Fondazione dimostra come questi non avesse mai avuto alcun potere circa l’orientamento degli investimenti che dovevano essere effettuati dall’Ente. Siamo certi che il Tribunale – ha concluso l’avvocato Mereu – farà piena luce sulla vicenda e potrà riconoscere la piena innocenza del dottor Fondi dai reati contestategli».
Una convinzione manifestata anche dal legale di Costantini, l’avvocato Alessio Fabi, forte anche della recente assoluzione dello stesso Costantini nel processo in Svizzera, dai reati di truffa e falsificazione.
«Sono sicuro – ha affermato – che la rappresentazione data non è quella che emergerà». Lungi dal credere, per l’avvocato Fabi, alla “truffa del secolo”, grossolana, grottesca, tra l’altro «irrispettosa – ha aggiunto – anche nei confronti dei professionisti dell’epoca. Lo strumento finanziario prospettato non era poi così fantascientifico, ma possibile».
Mentre le difese dei due professionisti si sono dette pronte a ribadire l’innocenza di Fondi e Costantini, ribadendo la completa estraneità ai fatti così come contestati, la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia sta valutando i prossimi passi da seguire. Lo ha confermato l’avvocato Matteo Mormino, spiegando come sia allo studio dell’ente il fascicolo, piuttosto corposo, per capire così che tipo di strada seguire nel prosieguo della vicenda.