Duro il consigliere regionale che dopo la risposta ricevuta alla sua interrogazione punta il dito contro la Regione
CIVITAVECCHIA – “Oggi purtroppo non sono riuscita ad evitare ai cittadini di Civitavecchia e dintorni, di ricevere un’ulteriore umiliazione dalla Giunta Regionale che, per l’ennesima volta, dimostra di non tenere in alcun conto le richieste e i pareri di chi quei territori li vive quotidianamente.
Il tanto temuto biodigestore non solo si farà, come ha risposto oggi l’Assessore alla mia interrogazione, ma accoglierà le 120 mila tonnellate di rifiuti contro le quali si sono schierati tutti”.
Così in una nota la consigliera regionale del Lazio al gruppo misto, Francesca De Vito, già intervenuta nel corso della manifestazione che si è tenuta la scorsa settimana davanti a Palazzo del Pincio con la politica e i cittadini uniti contro lo sciagurato progetto che Civitavecchia e il territorio rischiano di ritrovarsi tra capo e collo, nonostante un fronte unito di no, netti e decisi. L’ennesima servitù in un’area massacrata dal punto di vista ambientale.
“Un impianto – continua De Vito – ad oggi sicuramente necessario per togliere dall’impasse il nuovo primo cittadino di Roma e i cui lavori saranno portati avanti sulla base del solo parere positivo rilasciato dalla Conferenza dei servizi. Tutte le indicazioni fornite dal territorio non sono state prese in considerazione a dimostrare che l’ autonomia territoriale era una imposizione esclusiva destinata a Virginia Raggi, allora Sindaca della Capitale. Oggi la Giunta regionale nasconde dietro la creazione dell’Ato della Città metropolitana un messaggio nemmeno troppo subliminale ai sindaci dei 121 comuni che la compongono, dicendo chiaramente – conclude dura – che il problema del conferimento dei rifiuti di 3 milioni di romani, li riguarderà tutti più da vicino”.