ROMA – “Nonostante il parere contrario del Governo l’Aula del Senato ha votato a favore dell’emendamento a mia prima firma che consente lo svolgimento delle feste popolari e delle manifestazioni culturali di notevole interesse anche quando si svolgono in modalità itinerante e in forma dinamica.
Si tratta di eventi di portata nazionale dai Ceri di Gubbio in Umbria alla processione di Santa Rosalia a Palermo, passando per il Palio di Siena e decine e decine di altre manifestazioni storiche”. Sono le parole del Senatore della Lega Luca Briziarelli primo firmatario di un emendamento grazie al quale sarà possibile far ripartire le manifestazioni in tutta Italia.
“L’emendamento – spiega il Senatore – avrà una ricaduta molto importante in Umbria perché riguarderà non solo i “Ceri di Gubbio”, ma anche il “Corpus Domini di Orvieto”, la processione del Venerdì Santo a Cascia, la “Quintana di Foligno” e tanti altri importanti eventi nella nostra regione così come nel resto d’Italia.
Questi eventi, da nord a sud, sono il cuore e l’anima delle nostra storia e delle nostre tradizioni e rappresentano uno degli aspetti che rendono l’Italia unica e hanno anche una forte attrazione sul piano turistico. Sospendere lo svolgimento per due anni a causa del Covid, nella maggior parte dei casi per la prima volta in centinaia di anni, è stato un colpo durissimo sul piano sociale ed emotivo per le nostre comunità così legate alla tradizione da trasformarle, senza snaturare, anche in un volano economico che ora potrà avere un ruolo nella ripartenza.
Grazie a Matteo Salvini e Massimiliano Romeo – conclude l’esponente della Lega – che non hanno ritirato l’emendamento nonostante il parere contrario del Governo e a tutti i colleghi della Lega e degli altri gruppi che hanno scelto, con responsabilità e coraggio, di dare voce alla richiesta che arriva dal Paese di andare oltre l’emergenza e tornare gradualmente alla normalità. Spiace che Pd, 5 stelle e Idv non l’abbiano compreso”.