VITERBO – Annebbiato dall’alcol dà in escandescenze all’arrivo degli agenti della Questura: li insulta e si denuda, iniziando a masturbarsi davanti a loro oltre a danneggiare la vettura di servizio.
Ieri – si legge sulle colonne del Corriere di Viterbo – è stato convalidato l’arresto di un 25enne di originario della Repubblica Dominicana, già noto alle forze dell’ordine e alle cronache giudiziarie, che la sera del 10 febbraio è stato segnalato dalla proprietaria di un bar per via del disturbo che stava arrecando agli altri avventori dopo aver alzato il gomito. Non appena arrivati sul posto i poliziotti, il giovane si è allontanato brandendo in mano le chiavi della propria auto e ha iniziato a inveire contro gli operanti minacciandoli per poi spogliarsi davanti ai presenti gridando frasi ingiuriose a sfondo sessuale.
Una volta immobilizzato, il ragazzo ha proseguito dimenandosi, scalciando e sputando della saliva e del sangue addosso ai poliziotti, dopo essersi ferito cadendo a terra.
Dopo aver dato filo da torcere agli investigatori, che lo hanno fatto accomodare con le dovute cautele a bordo dell’auto d’ordinanza, il 25enne ha continuato a prendere a calci, a testate, a pugni e a sputare all’interno del veicolo rendendo in tal modo necessaria la sanificazione del mezzo. Arrivato negli uffici della Questura e ristretto nella camera di sicurezza, il 25enne al fine di evitare di sottoporsi ai dovuti accertamenti e adempimenti ha tentato di ferirsi provocandosi escoriazioni che sono state certificate dai sanitari del 118 nel frattempo sopraggiunto.
Come se non bastasse, non preoccupandosi della presenza del personale sanitario femminile ha ripreso a palpare le proprie parti intime pronunciando ulteriori espressioni oscene al loro indirizzo. Solo nelle prime ore del giorno seguente dopo aver dormito ha iniziato a essere collaborativo e ad assecondare le verifiche.
Poco dopo in mattinata davanti nel corso dell’udienza, affiancato dall’avvocato Samuele De Santis, rispetto alle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, il 25enne ha riferito di non ricordare nulla di quanto successo, addebitando il comportamento a una cura specifica per la propria dipendenza dall’alcol considerandola inefficace e manifestando l’intenzione di contattare il proprio medico curante presso il SER.T di Viterbo per intraprendere un nuovo percorso di disintossicazione.
Al termine della seduta il giudice, tenendo conto dei trascorsi del giovane, ha convalidato l’arresto rimettendolo in libertà e rinviando la nuova udienza al 22 settembre prossimo.