ACQUAPENDENTE – Una dettagliata panoramica di tutti i dipinti del Museo civico e diocesano di Acquapendente, opere di primaria importanza nella storia dell’arte ristudiate alla luce di nuove ricerche d’archivio.
Si tratta del primo catalogo generale della ricca collezione aquesiana, curato dal direttore, Andrea Alessi, e dalla funzionaria della Sovrintendenza belle arti, archeologia e paesaggio della provincia di Viterbo e dell’Etruria meridionale, Luisa Caporossi. E’ uscito da poche settimane ed è edito da Antiquares.
Nel Museo della città di Acquapendente sono conservati dipinti di grande pregio provenienti dalla diocesi, ovvero dalle chiese del territorio (si ricorda che Acquapendente è stata a lungo sede vescovile e ancora oggi quello di vescovo della ex omonima diocesi è un titolo onorifico che continua ad essere conferito dalla Chiesa), dalla Asl e dalle collezioni agostiniane e francescane dei monasteri presenti sul territorio.
“Frutto di una lunga indagine condotta tra le carte d’archivio – come si legge nella presentazione dell’opera – il catalogo ricostruisce le origini della collezione, con particolare riguardo ai principali capolavori, tra cui figurano tele di Francesco Nasini e tavole di Girolamo di Benvenuto del Guasta, Maestro di Marradi e Sano di Pietro, sulle quali vengono forniti rinnovati strumenti di studio”.
Numerose le notizie sulla storia della raccolta, con provenienze, attribuzioni e spostamenti attraverso i secoli, senza tralasciare i più importanti restauri eseguiti nei decenni. Completano il volume una ricca appendice documentaria sostanzialmente inedita (a cura di Danila Dottarelli e Monica Ceccariglia) e un apparato iconografico realizzato per l’occasione. A completare la pubblicazione non mancano le presentazioni del soprintendente Margherita Eichberg e del sindaco Alessandra Terrosi.
Il libro, come detto, è edito da Antiquares ed è inserito nella collana Exhibits (dimensioni: 23x1x23 centimetri; codice Isbn 13: 979-1280731098). E’ acquistabile da alcuni giorni nei principali store on line e presso il bookshop del museo, presso la sede principale del museo al Palazzo Vescovile e all’infopoint della Torre Julia de’ Jacopo. Si tratta di uno strumento sicurante utile ai visitatori, ma anche agli studiosi.