Nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto di 65 persone, sono in corso perquisizioni negli uffici comunali di Anzio e Nettuno
Sono tuttora in corso perquisizioni e sequestri, ma secondo quanto emerso dalle indagini, Tra le 65 persone, alcune di loro sono gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso, attraverso un gruppo locale di ‘Ndrangheta con base stabile tra Anzio e Nettuno. Si ipotizza avessero assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale. Tra le persone destinatarie dell’ordinanza cautelare, firmata dal gip di Roma, ci sono anche due carabinieri appartenenti ad una delle caserme del litorale.
Dalle indagini, coordinate dai procuratori aggiunti Michele Prestipino da Ilaria Calo’, sono emersi, infatti, elementi circa il reperimento di informazioni riservate da parte di alcuni appartenenti delle forze dell’ordine. Le indagini svolte dai carabinieri su due militari hanno evidenziato indizi in relazione alla rivelazione di informazioni riservate a favore del sodalizio mafioso. Entrambi sono stati raggiunti da misura cautelare: uno in carcere e l’altro agli arresti domiciliari per rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio. Uno dei due militari è anche accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.