CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo – Abbiamo letto con sconcerto, nei giorni scorsi, la replica sguaiata e a tratti volgare, della maggioranza al governo della città, sul tema del Biodigestore.
Riconfermiamo, senza accettare come terreno di confronto quello dell’insulto gratuito, la esigenza di fermare la realizzazione di un impianto dannoso per l’intero territorio, ricercando il massimo di unità e utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione.
Le rappresentanze del Partito Democratico di tutto il territorio hanno chiesto, sembra con scarso ascolto, una manifestazione di responsabilità.
In primo luogo, è essenziale mantenere unito il fronte ampio composto dai partiti, dalle forze sociali e dalle associazioni ambientaliste. Le parole arroganti non aiutano di certo a costruire quel clima di coesione necessario a perseguire gli scopi comuni. La vicenda legata alla centrale di Torre Valdaliga Nord sembra che non abbia insegnato nulla agli amministratori. Solo un fronte unito può raggiungere risultati apprezzabili per la città.
In secondo luogo, riteniamo che si debba valutare con serietà e tempestività l’ipotesi, accanto alle pressioni politiche che non vanno abbandonate, assieme alle più varie iniziative, di dover eventualmente impugnare il provvedimento di autorizzazione a costruire l’impianto, di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale. In questo caso sarebbe saggio, da subito, convocare gli altri Sindaci del territorio per definire assieme le strategie e gli strumenti più idonei. Sarebbe bene farlo dotandosi delle più alte competenze professionali per verificare tutti gli atti del lungo iter procedurale. Non ha alcun senso una posizione attendista. Questa la linea espressa dal Partito Democratico sul territorio. Si possono ignorare le nostre proposte e si può, come fatto sinora, agire con il solo evidente scopo di lucrare qualche scampolo di consenso senza porsi con effettiva convinzione l’obiettivo di vincere la battaglia ma si tratta di un atteggiamento irresponsabile, che ha il respiro corto e che nel breve periodo mostrerà i propri limiti. Abbiamo piena consapevolezza delle responsabilità della Regione e persino delle contraddizioni in seno al nostro stesso partito che ci impegnano quotidianamente ma potemmo anche, con estrema facilità, elencare il lungo elenco di precise responsabilità, omissioni, inefficienze di questa Amministrazione in ordine alla questione e lo faremo a tempo debito. Ora ci pare che non sia l’ora delle divisioni ma quello di porre tutti, con forza, un argine al rischio che si realizzi un’opera che non vogliamo. Dunque, noi sabato 26 febbraio saremo alla manifestazione indetta dalle associazioni ambientaliste con questo spirito e non ci lasceremo distrarre da strumentali intemperanze.
Inoltre, siamo certi che l’iniziativa non mancherà di rivolgere un pensiero verso le minacce sempre più concrete di un conflitto armato dagli esiti imprevedibili e che anche dalla manifestazione di sabato giungerà un appello perché si affermi la ragione e la composizione per via diplomatica delle controversie.
Il Segretario del PD di Civitavecchia
Piero Alessi