Campagna acquisti in atto. I “meloniani” smantellano Lega e Movimento 5 Stelle
ROMA – Fratelli d’Italia si prepara al giro di valzer all’intero della Regione Lazio. Cambio di uomini e donne alla Pisana. Data per persa la poltrona da presidente (il Partito Democratico dovrà solo chi scegliere come presidente) Giorgia, capa e padrona del partito ha deciso di mettere un atto una campagna acquisti senza precedenti.
Una scalata nei confronti di partiti indecisi o frammentati i bersagli migliori. Ecco che la prima adesione decisamente importante e, nel contempo, eclatante arriva dalle fila della Lega Lazio che perde Laura Corrotti.
La consigliera regionale, ormai in quota Fratelli d’Italia, aveva avuto sempre poco spazio all’interno del partito di Salvini. Ha provato. Ha cercato. Ha tentato di trovare spazi per mettere in atto il suo pensiero politico ma, evidentemente, con poca fortuna.
Ecco che il corteggiamento di Giorgia Meloni l’ha convinta a salutare il partito leghista ed approdare in qualcosa di più consistente a livello regionale.
Oltre la Corrotti, a fare le valige, anche due “pezzi da novanta” dei Municipi: Roberto Santoro, ex candidato presidente in IV Municipio e Fabrizio Bevilacqua, punto di riferimento dai tempi dell’Msi nel III Municipio.
Piccata la reazione del coordinatore romano, Alfredo Becchetti: “Quelli che adesso stanno cambiando partito non hanno una grande affezione alla Lega e dalla quale hanno preso voti e cariche. E’ più facile fare opposizione che stare in un posto dove si governa, questa è la vera difficoltà della politica. Si fa presto a dire sempre no, senza prendersi nessuna responsabilità. Pensano di trovare migliori spazi in altre sponde. La grande sfida di Salvini è di entrare in un governo eterogeneo e di dare il massimo per attuare le politiche della Lega. Gli altri cercano privilegi e vantaggi col minimo sforzo. Mi sento molto più forte con coloro che credono nel progetto della Lega per le prossime elezioni”.
Del resto basta osservare Becchetti; visto il risultato che ha ottenuto alle amministrative romane, invece di fare un passo indietro continua, tracotante, a giudicare le azioni degli altri.