Chiesto il rinvio a giudizio per alcuni candidati ma non per chi aveva ricevuto da lui le risposte alle domande prima degli esami
CIVITAVECCHIA – Ormai non ci può più meravigliare di nulla. Anzi. Più accadono queste cose e più la distanza da chi dovrebbe far rispettare la legge e le persone perbene si allarga.
Il colpo di scena arriva da Allumiere. Qualche giorno fa è stato comunicata la data di fissazione dell’udienza preliminare per i fatti relativi allo scandalo del maxi concorso che ha permesso l’assunzione di decine di persone che avevano avuto, preventivamente, le risposte alle domande dei quiz.
Uno scandalo di portata nazionale che, spenti i riflettori, prima è caduto nel dimenticatoio, poi con un epilogo a dir poco sconcertante.
Il giudice per le udienze preliminari, dottoressa Paola Petti, ha fissato per il 6 ottobre prossimo la data della camera di consiglio per decidere se rinviare a giudizio o meno Andrea Mori, Riccardo Rapalli, Elpidio Bucci, Mirko Cipolletti, Fabrizio Sale e Sara Cardaccio. Tutti indagati, a vario tiolo di falso ideologico, rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento.
Escono di scena la moglie di Andrea Mori la cui posizione è già stata archiviata con decreto e il sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini.
Incredibile perché al contrario, il ragazzo che ha confessato di aver ricevuto dal sindaco in persona le risposte ai quiz del concorso attraverso la madre non è stato tenuto in considerazione dagli inquirenti.
Altro colpo di scena riguarda i coniugi reo confessi: Tisselli e Marmorale. Non solo hanno ammesso di aver superato gli esami in modo irregolare ma non sono indagati né tantomeno hanno perso il posto di lavoro ottenuto con l’inganno.
Le indagini dei carabinieri, le prove raccolte, le decine di testimonianze trascritte hanno permesso che dalla gigantesca balena della concorsopoli nazionale uscisse un minuscolo topolino.
Se la Procura di Civitavecchia non ha ritenuto sufficiente il lavoro dei carabinieri lo si potrà capire al momento del dibattimento. Certo è davvero incredibile pensare a cosa sia successo e quale sarà l’epilogo di questa incredibile storia. Siamo convinti però che potrà esserci ancora un colpo di coda, quello di Mori che, abbandonato da tutto e tutti potrebbe decidere finalmente di raccontare la verità.
Allumiere, 3.800 abitanti in provincia di Roma. Qui viene indetto un concorso per 5 posti. Concorso al quale – alla fine – partecipano 650 candidati. I primi 20 classificati alla prova preselettiva, più i pari merito, vengono ammessi alla fase di successiva. Quindi risultati alla mano, avrebbero dovuto passare solo in 27. Alla fine risulteranno idonei 107.
A vincere il concorso poi sono tutti personaggi legati al mondo della politica. In particolare ai Dem della ciociaria. In pieno scandalo il consigliere regionale Mauro Buschini si dimise da presidente del consiglio regionale perché tra i vincitori c’erano tantissime persone riconducibili a lui.
Tutto regolare a quanto pare.