Era figlio del famoso ristoratore “da Cesare alla Cavalla” dove mangiarono capi di Stato e personaggi famosi degli anni ’70
MONTEFIASCONE – Giancarlo Salviani, settantenne di Montefiascone, si era fermato per un caffè in un bar di San Lorenzo Nuovo.
Ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Subito scattata la macchina dei soccorsi ma inutilmente. Nonostante i vari tentativi di rianimarlo per lui non c’è stato niente da fare. Giancarlo Salviani era molto conosciuto a Montefiascone. Un buono. Persona mite e socievole. Era figlio di Cesare. Quest’ultimo vera icona della storia moderna del colle falisco. Il suo ristorante “da Cesare alla Cavalla” era, negli anni 70/80 meta dei romani in gita fuori porta. Nel suo ristorante, che tutt’oggi si affaccia sulla via panoramica della Rocca dei Papi dalla quale si scorge la valle e il lago di Bolsena, in quegli anni hanno mangiato personaggi politici, attori e sportivi.
Cesare Salviani era sempre in giacca blue e cravatta rossa e l’immancabile sigaretta sulla mano destra. Con lui se ne andò un pezzo di storia di quegli anni. Il figlio, Giancarlo, non seguì le orme del padre ma si dedicò ad altro. Erano anche i titolari dell’albero ristorante “Il Caminetto”.
I funerali di Giancarlo Salviani si svolgeranno domani pomeriggio alle 16 presso la Basilica di San Flaviano di Montefiascone.
Ancora una morte improvvisa dopo quella di Federico Cotemme avvenuta sabato scorso. Anche Federico aveva lavorato per dieci anni come cameriere nel ristorante “La Cavalla” gestito in quel periodo dalla famiglia Bellacanzone.