CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale de La Svolta, Fabiana Attig: “Un bel tacer non fu mai scritto” (più raramente, il bel tacer non fu mai scritto oppure un buon tacer non fu mai scritto) è un noto proverbio italiano il cui significato è: “la bellezza del saper tacere al momento opportuno non è mai stata lodata a sufficienza”.
Proverbio che calza a pennello in queste ore in riferimento alla figuraccia rimediata dall’Amministrazione Tedesco, per mano dell’assessore al commercio Dimitri Vitali, impegnati nell’organizzare di una mega fiera naufragata come la Costa Concordia all’isola del Giglio.
Come consuetudine il sindaco, i suoi assessori e la sua maggioranza qualunque cosa vada in modo diverso ai loro piani, ha diversi colpevoli da mettere all’indice. Mai un bagno di umiltà. Ammettere di aver sbagliato non fa parte del loro operare. Ormai questo è diventato il vero programma elettorale di questa Amministrazione.
Sulla fiera mancata delle macchine agricole le responsabilità di questa amministrazione sono evidenti. Solo loro potevano pensare di riuscire in un’impresa titanica in soli sei giorni.
Ecco allora che viene bene dare la colpa della loro incompetenza ed efficace azione politica all’Autorità di Sistema Portuale che, secondo il loro pensiero, avrebbe dovuto concedere le aree demaniali di loro competenza chiudendo un occhio sulle procedure. Giusta pretesa la loro dal momento che lo hanno già fatto passandola liscia con l’affidamento del Pirgo lo scorso anno!
Perché mai allora l’Autorità non avrebbe dovuto fare la stessa cosa?
A questo punto, però, la curiosità è forte perché la maggioranza lascia intendere che l’Associazione Pro-Tarquinia avrebbe presentato, entro la giornata del 26 aprile scorso i pagamenti della TOSAP e le fideiussioni a garanzia degli spazi occupati. Cosa questa che, come sappiamo, non è mai avvenuta.
Sarà comunque nostra cura leggere nel dettaglio le corrispondenze con il soggetto che aveva interesse ad organizzare l’evento a Civitavecchia.
Vogliamo proprio vedere nell’istruttoria cosa avrebbe presentato il signor Paolo Giorgi, presidente dell’Associazione Pro-Tarquinia, per ottenere un’immediata e indiscussa fiducia da parte dell’assessore Vitali. Una fiducia questa che guarda caso non viene riposta nei confronti di molti nostri commercianti costretti a penare nei meandri della burocrazia amministrativa, molto spesso girando anche a vuoto.
Non c’era il tempo per chiedere le autorizzazioni.
Non c’era tempo per ottenere il via libera della Prefettura di Roma ma, soprattutto, non c’erano tutti i documenti richiesti, in modo dettagliato, nella delibera di giunta del 21 aprile scorso. E allora quale è stata la leva che ha fatto scattare sugli attenti l’assessore e il sindaco Tedesco dal momento che come si suol dire “le pezze d’appoggio” mancavano?
Siamo al ridicolo. Una barzelletta. Una presa per i fondelli.
Dilettanti allo sbaraglio. Campioni di fallimenti. L’ultimo della serie la manifestazione “Terme in Fiore” che dopo dieci anni ha salutato la nostra città e si è trasferita a Santa Severa nel Comune di Santa Marinella.