Fu patron della società nerazzurra negli anni ’90, entrando a far parte del club nel 1997 acquisendo il 50% del pacchetto azionario e lasciandola nel 1999 a seguito di alcune vicende personali che l’avevano costretto a fare un passo indietro
CIVITAVECCHIA – Lutto per il Civitavecchia Calcio. Nelle scorse ore è deceduto il cavaliere Mario Auriemma, figura molto conosciuta nell’ambito del calcio dilettantistico laziale e non solo.
Storico presidente dell’Avellino, Auriemma è stato grande protagonista anche nel Lazio con le presidenze di club prestigiosi come ad esempio il Pomezia, la Nuorese e il Giorgione.
Tra le sue esperienze anche quella come patron del Civitavecchia negli anni 90, entrando a far parte del club nel 1997 acquisendo il 50% del pacchetto azionario e lasciandolo nel 1999 a seguito di alcune vicende personali che l’avevano costretto a fare un passo indietro.
Personaggio particolare e sopra le righe, era conosciuto all’interno del movimento nerazzurro per le sue dichiarazioni altisonanti, in cui prometteva grandi palcoscenici per il club tirrenico.
Sogni, quelli di Auriemma, che purtroppo non sono mai diventati realtà. Nel 2016 l’imprenditore di origini irpine aveva lanciato anche la sua candidatura a sindaco di Roma e il suo stile frizzante era stato oggetto di attenzione anche della popolare trasmissione di Italia 1 “Le Iene”.
L’ultimo saluto al cavaliere è previsto per giovedì alle 10 presso la chiesa San Bellarmino, piazza Ungheria a Roma.
IL CORDOGLIO DELLA SOCIETÀ DEL PRESIDENTE PATRIZIO PRESUTTI: “L’Asd Civitavecchia Calcio 1920 si stringe intorno alla famiglia Auriemma per la scomparsa del Cavaliere Mario, porgendo a tutti i suoi parenti le più sentite condoglianze. Presidente, la Civitavecchia calcistica non la dimenticherà”.