VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: Il 30 maggio si è tenuto il consiglio provinciale nel quale tra i punti trattati si è discussa anche la proposta di modifica dello statuto di Talete s.p.a.
Tale modifica comporta la trasformazione della stessa in società mista a prevalente capitale pubblico, come proposta nell’atto di indirizzo approvato il 28 aprile dalla conferenza dei sindaci e dei presidenti delle province dell’ato n.1 – Lazio Nord Viterbo.
A seguito di tale modifica la Talete potrebbe avere una partecipazione del privato fino ad una quota del 40 %, pertanto, ho espresso voto contrario nel confronto con il gruppo “per i beni comuni”, che rappresento a Palazzo Gentili, ritenendo l’acqua un bene essenziale per la collettività, e non condividendo l’idea di affidare il servizio ad un privato che seguirebbe, inevitabilmente logiche di mercato.
Purtroppo il mio voto contrario e quello di altri due consiglieri, non sono stati sufficienti a respingere questa proposta che è stata ampiamente votata dalla maggioranza, a mio avviso esponendo al rischio di logiche prevalentemente privatistiche il citato servizio e mettendo l’acqua in un ottica di profitto.
Fabio Valentini
CAPOGRUPPO per i beni comuni