TUSCANIA – “Lo spettacolo è osceno, sospendetelo”. E così è stato. Ha dell’incredibile quanto accaduto venerdì sera, 10 giugno, a Tuscania. Il sindaco Bartolacci e l’assessore alla cultura Nicolosi, dopo aver ricevuto una segnalazione anonima avrebbero chiesto al comandante della polizia locale di spedire un vigile urbano all’Anfiteatro Torre di Lavello per interrompere Genealogia, di Luna Cenere, spettacolo di danza appena iniziato.
Il motivo?
I sedici performers, provenienti da ogni parte d’Italia, indossavano costumi color carne – mutande e reggiseno le donne e shorts gli uomini -, che secondo quanto segnalato dall’esterno dell’anfiteatro, dove c’è il parco aperto al pubblico, sarebbero stati osceni, degni di creare scandalo e, evidentemente, di provocare la suscettibilità di qualcuno. Il progetto di danza proposto dall’associazione Vera Stasi, peraltro, era stato promosso dallo stesso Comune con il sostegno di Atcl Lazio, il circuito della Regione.