ROMA – “Il sindaco ha dato la disponibilità a confrontarsi sulle tecnologie ma dobbiamo essere concreti e decidere se vogliamo continuare a raccontare che si può risolvere il problema dei rifiuti senza impianti e continuando a portare i rifiuti fuori” oppure, realizzando impianti, perché “lo si dovrebbe fare con cose futuribili e futuristiche.
In Italia e in Europa non esiste una tecnologia diversa da quella che tratta il rifiuto e poi questo va in discarica o in termovalorizzazione. Dobbiamo utilizzare le tecnologie più evolute ma che esistono e risolvono i problemi”.
Così Albino Ruberti, capi di Gabinetto del sindaco di Roma Gualtieri, nel corso di una commissione capitolina congiunta Bilancio-Ambiente sul Cda di Ama, ha affrontato il tema del termovalorizzatore di Roma, facendo capire di credere poco alla possibilità che altre tecnologie possano risultare più performanti ai fini della chiusura del ciclo dei rifiuti di Roma. “Mi domando come mai in Italia tutti i trattamenti di rifiuti avvengano attraverso un tmb e poi i rifiuti vanno in discarica o a termovalorizzazione: non esiste altra soluzione a oggi nel Paese- ha aggiunto Ruberti- Gli impianti nuovi non si costruiscono in 5 mesi. Guardare all’oggi non può che significare fare accordi con altri soggetti, altrimenti raccontiamo cose fuori dalla portata umana”.