Sgarbi imbestialito contro il primo cittadino e l’assistente sociale, lancia un appello anche ai proprietari della casa da cui la donna è stata sfrattata
RONCIGLIONE – Sarà domani a Viterbo per iniziare il suo percorso di assessore alla Bellezza, dopo le recentissime elezioni, Vittorio Sgarbi. A lui: monumenti, musei, opere d’arte e grandi eventi, mentre è già partita la macchina organizzativa dell’annunciato Festival della Tuscia che si snoderà nei più bei borghi del capoluogo. Tanta Bellezza, ma Sgarbi in un appello social riconosce i momenti bui della vita, soprattutto quando ci sono difficoltà economiche.
“Per qualcuno non è facile vivere, per mancanza di lavoro e denaro come la donna che ho conosciuto, una donna molto sensibile e gentile diventata povera, che ha avuto la sventura di vivere a Ronciglione, uno dei comuni dove potrei svolgere il Festival. Questa donna che è stata sfrattata, chiede che le sia posticipata di dieci giorni l’uscita definita dall’abitazione per suoi personali problemi, ha già trovato casa a Soriano, chiede solo dieci giorni di tempo“.
E così il grande cuore di Sgarbi, proporzionale alla sua ira, si mette subito in moto con una telefonata al primo cittadino Mario Mengoni, una telefonata che deve essere andata storta.
“Non devo difendere nessuno, né chiedere favori, se ti chiama Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri e assessore a Viterbo, quindi un collega, potresti anche essere gentile, caro Mengoni, e non trattare come una disperata questa donna“.
La signora è stata ricevuta dall’assistente sociale Castellani, ma non ha raggiunto il risultato sperato, infatti Vittorio è incontenibile dalla rabbia: “Anche un sindaco deve essere un buon cristiano. A Ronciglione non esiste umana pietà. Chiamerò il prefetto, e il procuratore capo. Per soli dieci giorni si rovina l’immagine di un paese”.
Infine l’ appello anche ai proprietari dell’immobile: “Dieci giorni vi cambiano la vita? Non credo che ci sia la corsa ad affittare la vostra abitazione. Chiedo anche a voi di essere buoni cristiani. Che non debba dire che a Ronciglione non esiste pietà!”.
Sgarbi è intenzionato ad andare fino in fondo e stappa le orecchie a Mengoni “non hai voluto fare una cosa che io avrei tranquillamente fatto, non mi sembra un buon modo di cominciare una collaborazione tra comuni. Cari Castellani e Mengoni perché non potete aiutarla?“.
Estremo nell’amore e nell’ira, quando c’è da sostenere gli ultimi Vittorio Sgarbi è sempre il primo. Onore a lui.