CIVITAVECCHIA – Primo giorno di lavoro serrato per il “Forum MEDports 2022: le sfide della digitalizzazione nel Mediterraneo”. Un luogo di incontro e scambio di opinioni, idee e buone pratiche tra i rappresentanti delle istituzioni internazionali, esperti di trasporto marittimo e attività portuali, e membri di primo piano al fine di assistere i porti del Mediterraneo nella costruzione di un settore marittimo resiliente, progressista e dinamico attraverso l’uso della digitalizzazione.
L’appuntamento si è focalizza su come la digitalizzazione sia fondamentale per costruire una regione resiliente e progressista che possa raggiungere obiettivi di transizione verde, consapevolezza dei cambiamenti climatici, migliorare la sicurezza nelle operazioni portuali e fornire una maggiore efficienza logistica nel settore marittimo. Il tema della digitalizzazione è stato ampiamente sostenuto e incoraggiato dalle istituzioni internazionali e dagli attori del commercio internazionale in tutti i continenti, ecco perché durante il Forum MEDports 2022 sono intervenuti diversi relatori dell’Associazione Internazionale dei Porti e dei Porti, della Banca Mondiale, dell’Organizzazione marittima internazionale, molte associazioni professionali, Espo, Bpo, Feports, Agpaoc, Ipcsa, esperti internazionali e varie autorità portuali parteciperanno tutte a sessioni dedicate allo stato dell’arte della digitalizzazione nel Mediterraneo, alle sue sfide e ai fattori chiave di successo. I lavori si sono aperti con il rappresentante del Presidente di MEDPorts, Lionel Riviere e il Vicepresidente di MEDPorts Pino Musolino, che è il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno centro settentrionale e sponsor del Forum, l’Unione per il Mediterraneo rappresentata da Francesc Carbonell, responsabile del settore trasporti e il vicesindaco di Civitavecchia, Manuel Magliani, continuiamo con la sessione dell’evento.
«MEDports – ha spiegato il presidente Musolino – è un’associazione importantissima che raggruppa 24 porti mediterranei, non solo europei ma anche nord africani e del vicino oriente il che significa che è un forum incredibile nel quale confrontarci e parlare con i nostri vicini, tutti quelli che si affacciano in quello che noi possiamo chiamare il Mare Nostrum, quindi una grande opportunità. Io sono stato primo firmatario della carta fondativa il 7 febbraio del 2018, all’epoca presiedevo Venezia ed ero vicepresidente, spostandomi a Civitavecchia lo sono rimasto. Un orgoglio per la nostra città e il nostro porto». Ma per il numero uno di Molo Vespucci è convinto che aver raggiunto l’importante risultato del riconoscimento di porto Core sia l’inizio di una serie di sfide per Civitavecchia. «C’è la necessità di alzare il nostro livello e la nostra capacità di interrelazione con il resto del mondo. Le due sfide ordinarie – ha aggiunto Musolino – sono il cambiamento climatico e gli elementi relativi alla decarbonizzazione, quindi la greenizzazione della nostra industria e la digitalizzazione che poi sono due cose che dialogano. Più innovazione tecnologica metti e più hai la possibilità di abbassare il tuo gradiente di inquinamento. Queste saranno le due sfide del futuro perché quello che faremo, o non faremo, nei prossimi 5-10 anni avrà delle ricadute più che esponenziali sul lavoro della prossima generazione di civitavecchiesi, quindi – ha concluso – dobbiamo farlo bene, ora e tutti assieme».
Questa mattina i lavori saranno aperti alle 9 dal ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, mentre per le conclusioni arriverà il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.